Il nucleare non ha futuro

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La seconda buona notizia del giorno arriva invece dall'ultimo numero di Internazionale. Il titolo dell'articolo e' “La penuria di uranio condanna il nucleare” e la sua chiarezza e' disarmante.
Dal 1991 le 450 centrali nucleari sparse nel mondo consumano più combustibile (uranio 235) di quanto ne venga estratto. Nel 2003 solo il 50% del fabbisogno di uranio e' stato soddisfatto con le risorse minerarie, il resto e' arrivato dalle scorte militari. Gli ultimi giacimenti scoperti non ne contengono abbastanza da rendere economicamente conveniente l'estrazione. Come se non bastasse, l'uranio naturale contiene solo una piccola parte di uranio 235, lo 0,7% e per estrarlo, in Francia usano l'energia delle stesse centrali nucleari, negli Stati Uniti ci affiancano addirittura una centrale a carbone.
Impensabile estrarre uranio dal mare, che ne contiene 3 milligrammi per metro cubo: la centrale di Leibstadt, in Svizzera, ad esempio, dovrebbe filtrare qualcosa come 53 miliardi di metri cubi di acqua all'anno. E la Svizzera non da' neanche sul mare!!!
Infine il prezzo dell'uranio non e' mai stato cosi' alto: e' passato da 7 dollari alla libbra (453 grammi) a 75 nel 2007. Il prezzo più alto mai registrato in passato era di 43 dollari.
In un contesto in cui l'approvvigionamento di combustibile crea tensioni e' assurdo voler costruire nuove centrali. Investiamo sulle rinnovabili. Oggi solo i politici non hanno ancora capito che il nucleare non ha futuro” conclude l'articolo.


Commenti

Vorrei lanciare una proposta:
ho notato che il governo gioca molto sulla disinformazione della gente per lanciare le propie idee spesso del tutto campate in aria.
Un esempio è quello del ritorno al nucleare; fino ad ora non ho ancora sentito un singolo esperto dare ragione al governo eppure il governo continua a sostenere questa proposta assurda (sicuramente per mangiarci sopra).
Io credo che il motivo per cui la gente non si ribelli quando sente queste proposte sia perché i tecnici del settore non vengono fatti parlare sulle televisioni e poche o niente sui giornali e perché in pratica si sentono solo i motivi a favore del nucleare che per quanto assurdi spesso vengono presi per veri dato che non vengono mai mostrate alternative.
La mia proposta è: per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici (sicuramente meglio del nucleare)
leggendo il blog ho scoperto che in pratica sembra che dopo 10, 14 anni sommando il finanziamento e i soldi della bolletta che pagavamo tutto l’impianto venga ripagato e si cominci a guadagnare.
Già cosi è un buon affare per il cittadino anche se il fatto che il risparmio non arrivi prima di 10, 14 anni sicuramente scoraggia molti.
Mi chiedo, invece di parlare di nucleare secondo me basterebbe aumentare il finanziamento dello stato sui pannelli per rendere MOLTO conveniente l’acquisto da parte del cittadino.
Se lo stato aumentasse i finanziamenti in modo tale da coprire non solo il costo dei pannelli (7000) ma anche gli interessi generati nei 20 anni il cittadino NON dovrebbe sborsare una lira(eventulae prestito bancario con pannelli come garanzia) e non pagherebbe più la bolletta da subito e non 10 anni dopo. A queste condizioni penso che chiunque accetterebbe di installarlo immediatamente.
Secondo me per fare questo basterebbe un aumento del finanziamento inferiore al 35% , in pratica passare da 0,44 €/kwh. a 0,59 €/kwh.
Secondo voi questa mia proposta può essere sostenibile dalle finanze dello stato oppure no?
Costerebbe di più o di meno del nucleare?
Che ne pensate?

A mio parere in questa fase di continua "emergenza"ci si dovrebbe concentrare su proposte incisive ed immediate. I ragionamenti per un rilancio del nucleare, la "corsa" agli inceneritori come panacea al problema rifiuti, non sono altro che un ennesimo tentativo delle lobbies finanziarie per "estorcere" danaro a noi tutti, facendo scelte "tafazziane" oltrechè costosissime e non risolutive. Fondi enormi partiranno alla volta degli inceneritori (mi ostino a non chiamarli termovalorizzatori per decenza) grazie al CIP6 in quanto questi impianti vengono considerati generatori di "energia rinnovabile". Mando un link co delle notizie su come autoridursi dal prelievo in bolletta enel per la parte relativa al CIP6:

http://lombardia.indymedia.org/?g=node/7466

froggie

 

Il link indicato è stato battuto sbagliato. Quello corretto è :

http://lombardia.indymedia.org/?q=node/7466

E' anche saltato un pezzo di ragionamento:

...tutto ciò se dovesse essere adottato da una grande parte di utenti/clienti sarebbe un segno, oltrechè un taglio di fondi verso questi impianti. l'INDICAZIONE DEVE ESSERE che i fondi destinati alle rinnovabili DEVONO essere destinati al fotovoltaico etc.

Pensate solo alla quantità di risorse che in questo modo può essere destinata, anche come ulteriori incentivi, a privati e aziende che vogliono dotarsi di impianti FV. E a che rivoluzione energetica può essere avviata in questo modo solo "ritoccando" il Conto Energia in questo senso.

Governo permettendo......

froggie

In questo ambito si inseriscono interventi di forte contrasto all'utilizzo del mezzo privato su percorsi perfettamente serviti da mezzi pubblici come lo sono alcune direttrici turistiche come la litorale Ostia-Torvaianica nel weekend

Le probabili resistenze all'adozione di normative, che costringerebbero alcuni a modificare alcune loro abitudini malsane per se e per gli altri, spiega il motivo dell'impegno su progetti collocati nel lontano futuro e quindi percepiti molto meno minacciosi per le proprie 'preziosissime' abitudini consolidate.

Fabrizio Bartolomucci Roma

Io ci andrei cauto con i finanziamenti,  gli incentivi, sono sempre pagati dai cittadini  (nella A3 della bolletta elettrica) ed anche da quelli che non hanno, per motivi economici o geografici, la minima possibilità di profittare del Conto energia.

Bisogna inoltre tenere conto, che il partito pro-nucleare va ingrossando le fila in Italia ( e spero proprio che a nessuno venga in mente di proporre un nuovo referendum, che in caso di vittoria del no potrebbe essere sempre agirato, ed in caso di vittoria del si rappresenterebbe la pietra tombale delle nostre speranze di tenere fuori l'Italia dalla febbre nucleare)

Uno dei  cavalli di battaglia  dei nuclearisti, nella contrapposizione con le rinnovabili sta proprio nei cospiqui finanziamenti di cui beneficia il Fotovoltaico. ed in effetti al momento del raggiungimento del Plafon dei 2000 Mwp il costo degli incentivi sarebbe un bel peso per i cittadini;;       Sarebbero preferibili, a mio modo di vedere, incentivi più bassi ma indicizzati all'inflazione, darebbero meno nell'occhio e garantirebbero meglio i nostri mutui, infatti i 44 cent. che ora indignano i nostri avversari verrano in breve tempo drasticamente smagriti dall'inflazione in atto.

Bisogna anche tener conto che lo sviluppo massiccio di fonti "metereopatiche" come il solare o l'eolico necessitano, comunque, di un totale ed oneroso ripensamento della rete di distribuzione, oltre ad una terza gamba che assicuri approvvigionamento elettrico durante la notte ed in situazioni meteorologiche avverse,   qualcosa può essere fatto con l'idroelettrico a doppio bacino, per la sua capacità di accumulo energia (che assicura già ora, ai suoi gestori, lauti guadagni con il ciclo di pompaggio notturno dal bacino di valle, fatto con l'energia e. nucleare francese a basso costo, e la vendita di giorno, a tariffe maggiori, dell'energia dell'acqua in discesa) Ma certo l'idroelettrico non è sufficente, e né è pensabile dargli ulteriore impulso visti gli andamenti decrescenti delle precipitazioni ed i problemi d'approvvigionameto idrico con cui già ci confrontiamo.

Insomma, un bell'impianto fotovoltaico può risolvere il problema alla  nostra azienda e/o abitazione, ma da un punto di vista strategico/industriale/nazionale la faccenda è un po' più complessa, Bisogna cercare soluzioni condivise, (consiglio caldamente un giro su "zonanucleare" e sul suo blog "archivio nucleare" :  il sito è gestito con equidistanza da uno staff molto preparato, mentre il suo blog è frequentato da nuclearisti convinti, alcuni sono ingegneri, fisici e chimici di rango, ma non mancano esagitati con toni da holigans)

Dall'incubo del riavvio del nucleare in italia non si esce con qualche slogan datato, meglio documentarsi con cura ed imparare a conoscere l'avversario.

In effetti è quello che abbiamo pensato quando abbiamo creato il gruppo di acquisto dei pannelli fotovoltaici (http://www.jacopofo.com/pannelli-solari).
Quello che abbiamo fatto come gruppo di acquisto è stato trovare una banca che lo facesse. E ci siamo riusciti.
Il trucco è che 7000 euro a chilowatt sono un prezzo alto. Riusciamo a far risparmiare dai 600 ai 950 euro su questo prezzo (dipende dalla situazione del tetto e da altri fattori quanto si risparmia esattamente, e stiamo parlando di impianti sui 3 chilowatt, per quelli più grandi il costo scende di parecchio...).
In sostanza si può avere un impianto senza tirar fuori una lira, dando in garanzia il finanziamento pubblico (spalmando il debito in 12-15 anni a seconda delle zone d'Italia (+ sole - tempo) e è addirittura è possibile spalmare il debito su 20 anni incassando da subito il risparmio del costo dell'energia elettrica prodotta (in tutto o in parte, anche qui dipende dalle zone d'Italia più o meno soleggiate). Tutto questo è abbondantemente spiegato nel link citato.

Riguardo il primo argomento, il nucleare, ricordo che è in elaborazione un modello per lo sfruttamento del molto più abbondante Uranio238 (la quarta generazione) mediante la sua trasformazione in Plutonio tramite irraggiamento nucleare. Qui i problemi ritengo siano prevalentemente di tipo politico per il rischio di proliferazione associato a questa abbondanza del fissile plutonio: ma del resto se una cosa è scarsa: "accidenti è scarsa!"; se una cosa è abbondante: "accidenti se ne possono appropriare i terroristi!" e quindi non se ne esce.

Riguardo queste fantomatiche energie rinnovabili che si declinano essenzialmente nell'eolico e nel solare visto che l'idroelettrico ha già fatto e sta  facendo numerosi danni a tutti noi, occorre fare alcune osservazioni di massima.

Gli strumenti per lo sfruttamento dell'energia solare sono assai poco efficienti ed occorre quindi stendere enormi pannelli per una certa produzione: TUTTAVIA dove ci sono i pannelli naturalmente non si può coltivare e sappiamo come la crisi alimentare segua dappresso quella energetica.Quindi bene pannelli sopra le case in un modello distribuito; meno bene centrali solari: quindi l'industria è scoperta.
Inoltre i pannelli solari utilizzano attualmente materiali rari per la loro costruzione e sono, come tutto, soggetti ad usura: quindi ci dobbiamo aspettare il prezzo dell'energia solare anche crescere in ragione della diffusione.

Riguardo poi l'eolico si sono già affrontati i temi dell'estetica ma ancora non si è grattata la superficie su cosa succederebbe in un'"esplosione" dell'uso dell'eolico con la trasformazione di una parta significativa dell'energia cinetica della rotazione della terra (i venti) in energia che prima o poi diventa termica. Ciò per non parlare dell'assenza di modelli completi per una diminuzione del trasferimento del calore tra le varie parti della terra dovuta al catturamento dei venti, con zone illuminate sempre più calde e zone meno illuminate sempre più fredde ed il conseguente aiuto sostanziale alla desertificazione del pianeta.

Tutto ciò per mettere un pò le questioni in prospettiva...

Fabrizio Bartolomucci Roma

Hei Fabrizio, mi chiedo di che sostanza ti fai? Modelli completi per cosa? Ma i modelli per Hiroshima  e Nagasaki e Bikini e tutti gli altri esperimenti atomici ce li hai tu? No, perchè a me sembri imbottito di presunzione cieca. Per non parlare delle scorie che metteremo a casa tua, se permetti, così almeno non saranno solo inutili parole a farti così saccente.

Di Hiroshima, Nagasaki, Bikini e Chernobil (aggiungo) si sa tutto e quindi, correttamente, si è preoccupati.

Viceversa dell'ostacolare la circolazione dell'aria ed, indirettamente, opporre un'ostacolo alla rotazione della terra se ne sa poco. Certamente il punto di caduta è noto: se la terra si fermasse, avremmo zone di deserto caldo e zone di deserto freddo con la sparizione della maggior parte delle forme viventi. Se non ci fosse più vento l'esito sarebbe solo di poco meno drammatico con l'aria calda che si concentrerebbe al suolo non riuscendo a scambiare con la fredda in quota fino ad un livello parossistico per salire velocemente con esiti climatici disastrosi per il rapido raffreddamento: in pratica lunghi periodi di aridità seguiti da brevi ma intensissimi cicloni. Quanto al coprire tutta la terra con pannelli solari, ovviamente non si saprebbe dove coltivare grano...

Quello che non si sa con precisione sono i dettagli.

Fabrizio Bartolomucci Roma

Secondo te un milione o cento milioni di pale ( fra qualche anno saranno in disuso e verranno sostituite da quello che per adesso chiamano eolico verticale, meno ingombrante e dalla resa superiore e oserei dire anche dall' aspetto più piacevole) possono riuscire a fermare il moto della terra. Cioè delle cose che al massimo sono alte 30mt. che hanno una superfice d' impatto pari a un albero e che per similitudine possono essere equiparate ad un bosco, possono cambiare il moto terrestre. E' come dire che le migliaia di aerei che ci sono in circolazione dovrebbero contribuire ad aumentarne il moto. Non ti sembra vagamente esagerato? Riguardo ai modelli sui vari disastri nucleari, non mi hai risposto, dove sono? Qualcuno li ha fatti? Secondo te se io sparo una bomba atomica nel fondo di un' oceano, cosa che hanno fatto in parecchi, quali conseguenze mi posso aspettare che succedano? E dopo quanto tempo? Per esempio, se io oggi ti dò un pugno in faccia, probabilmente non è che ne vedresti subito gli effetti. Magari domani, anzi probabilmente domani ti ritroveresti con un occhio nero da portarti addosso per qualche giorno. Pensi che una bomba atomica sia più pericolosa di un pugno in faccia? Fra quanto, secondo i famosi modelli matematici, questo pianeta ci presenterà il conto? Chi li pagherà i danni? Quelli come te che pensano che l' eolico è pericoloso avrebbero bisogno di farsi un giro nell' ospedale di Chernobil (grazie per avermelo ricordato).

Modelli per la pericolosità del nucleare ce sono, purtroppo, anche troppi. Ricordo che gli Americani dopo la guerra hanno fatto esperimenti anche con soggetti non consenzienti!

Riassumendoli: il materiale fissile continua a produrre radiazioni, prevalentemente gamma, in ragione della propria emivita: per più tempo il plutonio, per meno altri elementi.

Tali radiazioni, se colpiscono tessuti viventi li danneggiano; se colpiscono tessuti riproduttivi possono avere conseguenze sulla feritilità o sulla salute di coloro che non sono ancora nati. Alcuni materiali come il Plutonio sono anche molto velenosi in senso "tradizionale".

Tuttavia se non si viene in contatto con i materiali o con le loro radiazioni non si viene in alcun modo danneggiati.

Se un pesce mangia materiale velenoso dovremmo essere assai sfigati per pescarlo prima che sia morto da solo. I materiali pericolosi nella catena alimentare sono quelli che colpiscono in maniera differenziata i diversi anelli della stessa come alcuni virus o batteri: lo sarebbe uno perfettamente tollerato da un pesce ma pericoloso per l'uomo. Tuttavia non risulta che l'inquinamento nucleare risparmi alcuna specie ed è quindi paraddossalmente meno pericoloso nel lungo termine.

Fabrizio Bartolomucci Roma

Parli di biologia ma non la conosci. La radioattività può avere anche delle dosi, ad alte dosi possono essere letali nel breve termine, a basse dosi possono essere letali al lungo termine. Mi spiego meglio, un pesce può venir contaminato, possono generarsi delle mutazioni eventualmente portando alla morte lui oppure la sua genia, oppure le cellule in altri casi non potendo metabolizzare gli elementi radioattivi le isolano in vescicolette, in cui permangono. Ora come avviene anche nell'uomo, quelle vescicolette, per processi dovuti al tempo, quindi al rallentamento del metabolismo, rallentamento del ricambio cellulare, indebolimento del sistema immunitario, quindi maggiore aggressività della carica virale o batteria, tutto ciò può portare alla rottura di queste vescicole, che versando il loro contenuto nel citosol avvelenano la cellula in poco tempo, il corpo non avendo le stesse energie di prima non può arginare l'emergenza, e così l'organismo in breve tempo perisce. Nel tempo in cui questo avviene c'è la possibilità che: il pesce sia pescato dagli uomini, la cottura e la digestione fanno il resto. Già il solo cambiamento del ph acido in cui le vescicolette si trovano provoca la rottura di queste. Altra possibilità: il pesce muore, organismi unicellulari decompongono il cadavere, liberano azoto, nutrimento per le alghe. Però le sostanze radioattive non vengono metabolizzate, il resto della carcassa diviene cibo per altri pesci che a loro volta si contaminano, con la possibilità di finire sempre nei nostri piatti. Poi dici un'altra sciocchezza: "Tuttavia non risulta che l'inquinamento nucleare risparmi alcuna specie ed è quindi paraddossalmente meno pericoloso nel lungo termine.", è un'idiozia, la sparizione di una specie, porta all'estinzione di altre specie. Per questo è un ecosistema in cui tutto è interdipendente. Pensa che se sparissero le api avremmo 4 anni di vita sulla terra, e guarda caso le api stanno sparendo... Ma anche se sparissero altre specie viventi potremmo estinguerci anche noi, per una proprietà transitiva... Il discorso è molto più complesso di quello che vuoi far credere.

 

SE VOTI BERLUSCONI, L'ITALIA RITORNA IN GUERRA IN IRAQ, A FARSI AMMAZZARE!!! POF POF POF !!! Scelgo di essere felice! :D

In effetti la mia argomentazione era proprio di tipo contrario. nel mostrare che le cose non sono semplici come si vuole far credere: Nucleare cattivo, solare ed eolico buoni, senza se e senza ma.

Ricordo solo pochi anni fà il sostegno entusiasta per il bio-etanolo: ora la gente sta morendo (ancora di più) di fame essendo poco competitiva nei confronti della auto dei ricchi! Ho letto che ancora adesso in America tale utilizzo della produzione agricola è incentivata.

Risalendo: certamente che le sostanze radiottive fanno male; penso nessuno sostenga il contrario, per quanto... ho letto recentemente che la zona di Chernobyl è tutt'altro che disabitata...

Se posso sintetizzare: è più pericolosa la mancanza di acqua e cibo che la presenza di radiazioni.

Fabrizio Bartolomucci Roma

In base a quali dati, a quali fatti definisci pericolosi i pannelli solari, l'eolico, etc.?

In base a quali fatti dici che il bioetanolo è la causa della mancanza di cibo e non lo sconsiderato utilizzo dei terreni da parte di latifondisti opportunisti per arricchirsi il più possibile?

Parlare per sentito dire, smettila di dire cazzate! Di disinformare! Porta dati convincenti non delle ipotesi e delle informazioni da gallina acida.

SE VOTI BERLUSCONI, L'ITALIA RITORNA IN GUERRA IN IRAQ, A FARSI AMMAZZARE!!! POF POF POF !!! Scelgo di essere felice! :D

Giusto per precisare che l'uomo sfrutta il vento per muoversi da millenni (barche a vela?), i mulini a vento esistono dal 19° secolo (se ne sono contati circa 100000 in tutta europa) e i moderni generatori eolici sono comparsi sulla terra intorno al 1930, quindi circa 10 anni prima delle bombe atomiche.

saluti

marco giuliani

le turbine eoliche tradizionali non saranno in disuso tra qualche anno e non saranno rimpiazzate dall'eolico verticale perchè:

l'eolico verticale è meno efficiente dal punto di vista aerodinamico;

l'eolico verticale è più soggetto a problemi di fatica (problemi che crescono con le dimensioni della macchina e che per macchine di grandi dimensioni il problema è ancora fondamentalmente irrisolto);

l'eolico verticale di grandi dimensioni (MegaWatt) richiederebbe l'utilizzo di un albero di trasimssione della potenza dalle dimensioni e quindi dal costo proibitivo.

Si può invece affermare con certezza che le turbine eoliche ad asse verticale sono totalmente scomparse dal mercato commerciale.

FlowWind, la principale produttrice di turbine ad asse verticale ha arrestato la produzione più di dieci anni fa.

Per quanto riguarda i miei gusti personali ritengo molto belle le turbine tradizionali e invece orrende quelle ad asse verticale.

 

Un'altro informazione sbagliata del post precedente:

le turbine eoliche non sono alte al massimo 30 metri; la macchine più comuni che si installano al giorno d'oggi sono macchine da 3 MW con una torre di altezza variabile tra i 60 e i 110 metri e un diametro del disco del rotore di 90-100 metri.

La RePower, una azienda tedesca produce una macchina da 5 MW con un diametro del rotore di 126 metri. Laltezza totale di questa macchina è di circa 170 metri.

 

marco giuliani

Sta cosa non l'ho capita. E' per effetto della gravità che la terra si muove, la gravità ci distanzia perifno dal sole, che è anche una stella piccola confrontata alle altre, non è l'aria che muove la terra... Bastano qualche miliardo di pale eoliche e la terra si ferma. Perchè?

E i grattaceli che si trovano in tutto il mondo non è che pure bloccano l'aria? Non è che se scorreggio desertifico il pianeta? Cioè tu mi dici che una centrale nucleare, è più sicura di un impianto eolico, perchè l'eolico ferma la terra, mentre le scorie radiottive ci possono uccidere tutti. Almeno spiegami con fatti convincenti perchè la terra viene frenata dalle pale eoliche...

 

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Dunque: da cosa sono prodotti i venti? Qualcuno che ha studiato fisica si ricorderà forse della forza di Coriolis che influenza, oltre al movimento delle correnti e dei venti, anche il senso preferenziale dello scarico della nostra vasca nell'emisfero settentrionale, ed il motivo per il quale i treni marciano sulla sinistra essendo nati nello stesso emisfero. Gli altri possono cercare su Wikipedia.

In assenza di rotazione terrestre i venti semplicemente non girerebbero sul piano orizzontale ma si muoverebbero tra zone più calde e zone più fredde in superficie e viceversa in quota: un pò quello che avviene per i mari negli stretti come ad esempio quello di Gibilterra.

Visto che la terra fornisce energia al vento e le pale eoliche traggono energia dal vento, per una proprietà transitiva determinata dalla prima legge di termodinamica, consegue che le pale eoliche traggono energia dalla rotazione terrestre e quindi contribuscono a rallentarla: ricordo che questo tuttavia avviene normalmene anche se in misura molto ridotta.

Certamente anche i grattacieli e soprattuto le montagne trasformano parte dell'energia cinetica in energia termica: tale probabilmente la ragione del rallentamento.

Tuttavia gli impianti eolici sono, per costruzione, più efficienti di una montagna o persino di un grattacielo nel "catturare" l'energia del vento e da ciò i potenziali maggiori effetti sul sistema dovuti ad una diffusione capillare e massicia del fenomeno - non si parla naturalmente delle eliche sulla Sila ma di impianti capaci di fornire l'energia di una centrale nucleare.

Quanto alla periolosità sostengo che se ne sa molto di più del nucleare e dell'idreoelettrico di quanto se ne sappia del solare e dell'eolico che sono teconologie più recenti e l'ignoranza non dovrebbe essere utilizzata come rassicurazione.

Fabrizio Bartolomucci Roma

Hai solo detto che per proprietà transitiva le pale eoliche traggono energia dalla rotazione terrestre quindi tendono a rallentarla. Ma la rotazione della terrà non è dovuta ai venti, ma alla gravità, alla forza magnetica che regola tutto. E tale forza magnetica è per la maggior parte dovuta alla presenza del sole e della sua massa, quindi per proprietà transitiva le pale eoliche prendono energia dal sole, quindi stanno contribuendo a fermare oppure consumare il sole (cosa senza senso, visto che il sole produce energia non sotto richiesta della terra ma in automatico). La terrà non potrà mai fermarsi a meno che il sole non la "converta" " la termovalorizzi", mi meraviglio che un esperto di fisica come te non si renda conto della baggianata detta. Nel vuoto non c'è attrito, la terra non trova una resistenza per cui possa fermarsi, non potrebbe mai trovarla perchè ogni cosa nello spazio, grazie alla forza di inerzia rimane continuamente in moto dal momento in cui il moto inizia. Perfino plutone, la cui temperatura si avvicina allo zero assoluto ( zero Kelvin) in cui gli atomi sono quasi immobili, perfino lui continua a girare, su se stesso e attorno al sole.  Quello che dici non ha il minimo senso. La forza di coriolis è determinata dalla rotazione terrestre, influenza la direzione dei venti, non il loro muoversi, il fatto che si muovano è dovuto ad altro, cioè variazioni di temperatura (l'aria fredda va verso il basso, l'aria calda verso l'alto). E  poi il vento non è che se sbatte contro una superficie si ferma, il movimento continua, verso altre direzioni, ovvio, ma continua e credo che la teoria dei gas di Maxwell ci dica qualcosa riguardo le direzioni, ma non entriamo troppo in dettaglio.

 

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Uh? Vero che la scuola versa in una grave crisi. Tuttavia attribuire la rotazione della terra alla gravità mi sembra eccessivo. Ricordo che questa forza tende ad applicarsi in linea retta, a meno di curvature spazio temporali, tra due masse in ragione del quadrato della loro distanza e delle loro masse.La terra ruota per inerzia in quanto non c'è alcuna forza che opera per sostenere la sua rotazione: anzi il sole e la luna ne rallentano essi stessi la rotazione con il fenomeno delle maree.

Meno grave il resto; tuttavia: il campo magnetico è una conseguenza, non una causa della rotazione terrestre. Come detto all'interlocutore che mi è sembrato maggiormente informato, certamente una componente della forza dei venti è determinata dal sole, anche se non di certo in forma magnetica. lnfatti la forza di Coriolis ha la capacità di produrre lavoro e tale lavoro grava appunto sulla rotazione terrestre. Se si prelelva energia da questa componente la si preleva necessariamente dalla rotazione terrestre, non si scappa.

Ed infine l'equivoco Einsteniano per eccellenza. Ricordo che la relatività si applica ad oggetti in moto__rettilineo_uniforme, non ad oggetti accelerati come lo è un oggetto in rotazione: tant'è che chi ci sta sopra può misurare la rotazione senza rifermenti esterni come non potrebbe essere per un soggetto in moto rettilineo uniforme.

Transeat sull'argomento Aristotelico della perfezione delle sfere celesti.

Fabrizio Bartolomucci Roma

Sei veramente incredibile. Tu stai dicendo in breve che la resistenza hai venti provoca il rallentamento della terra. Ma i venti sono relativi alla terra. La terra è immersa nel vuoto e la sua rotazione avviene nel vuoto, con una cazzo di pellicola che ci sta sopra che si chiama BIOSFERA o ATMOSFERA che dir si voglia.Quello che sostieni tu è che le pale eoliche provochino un consumo di energia, anzi lo aumentino. Quindi i venti di per sè consumerebbero energia, le pale eoliche non farebbero altro che aumentare tale consumo. Quindi ci sarebbe una richiesta di energia, in tal caso al sole, ma è evidente che è una cazzata. I venti si muovono comunque, non è che se trovano un ostacolo spingono di più per passare. E poi come si può ostacolare, un pianeta che gira nel vuoto, proprio grazie all'inerzia, per cui non c'è attrito! Basta con queste stronzate!

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"Visto che la terra fornisce energia al vento"

Sbaglia ancora Bartolomucci, è il SOLE a fornire l'energia necessaria alla creazione dei venti, ha presente "la tendenza delle masse d'aria calda a salire negli strati alti dell'atmosfera e quelle di aria fredda che si spostano per colmare la depressione creata" ?

la rotazione terrestre imprime a queste masse d'aria in movimento una circolazione in senso orario nell'emisfero boreale e in senso antiorario nell'emisfero australe, esattamente come fa all'acqua dello scarico di un lavandino, e come fece nel 1851, al pendolo che Foucault aveva appeso al soffitto del Pantheon a Parigi, dandogli modo di provare l'effetto della forza di Coriolis.

Guardi, consulti  con maggiore attenzione il suo libro di fisica sperimentale di terza media, e ritorni preparato!

La componente termica alla quale fai riferimento è infatti quella che genericamente va lungo i meridiani o genericamente da zone con diverso potenziale termico.

Certamente se si mette un dispositivo eolico lungo tali assi non si effettua lavoro, a parte la creazione di turbolenze, nei confronti della rotazione terrestre. Tuttavia non mi risulta che nessuno stia attento a non mettere tali dispositivi in senso ortogonale a questa direttrice.

Fabrizio Bartolomucci Roma

Guardi che nel suo tentativo di affossare le fonti rinnovabili può trovare migliori argomenti di questo. che proprio non sta in piedi. Senza più scendere nei dettagli della totale insostenibilità fisica, della sua tesi, provi solo a pensare quanti milioni di km quadrati di foreste primarie sono scomparsi negli ultimi due secoli, le sembra forse che una pala eolica sia più efficiente di una sequoia nella sua indiscriminata azione frenante sul vento?

Viceversa Chernobyl è un argomento spuntato per gli oppositori al nucleare, dato che reattori così primitivi non si fabbricano più da decenni, nè in occidente nè in Russia ed un test di riavvio critico, così idiota come quello che tentarono i tecnici a Chernobyl nell'86 su ordine del partito, non sono mai più stati replicati.

Ma ci mencherebbe altro che voglio affossare il solare e l'idroelettrico! Personalmente mi sono già acquistato un caricabatteria solare per il cellualare (Solarc) e cerco di utilizzarlo quando possibile, e mi sono fatto parte attiva nella proposta di inserire nel nostro condominio pannelli solari; una macchina solare sarebbe poi il massimo mio sogno.

Il punto non è questo, quanto cercare di mettere tutte le questioni in prospettiva. Il punto di caduta si può riassumere con la antica massima del "troppo stroppia". In questo, secondo me, il nucleare "stroppia" di meno nel senso che scala meglio ed in maniera più prevedibile di quanto faccia il solare e l'eolico. Qui il caso dell'effetto di alterazione sulla rotazione terrestre, e ancora più sulla diffusione termica, dell'eolico, e l'impatto sulla produzione agricola del solare, sono solo esempi sui prevedibili effetti di un utilizzo di tali fonti per SOPPERIRE in maniera sostanziale agli idrocarburi ed al nucleare: mettere un'elica qui o lì e soprattutto pannelli solari sopra i tetti delle case - dove usualmente la gente non coltiva grano... - la considero un'attività assai nobile. Tuttavia non ci possiamo aspettare da questi interventi di far fronte alle esigenze energetiche di una società industriale come la nostra senza un sostanziale ripensamento culturale della stessa.

Fabrizio Bartolomucci Roma

"un'ostacolo alla rotazione della terra se ne sa poco. Certamente il punto di caduta è noto: se la terra si fermasse, avremmo zone di deserto caldo e zone di deserto freddo"

Devo ammettere, che nonostante su internet se ne leggano di tutti i colori, questa di Fabrizio Bartolomucci, secondo il quale, un eccessiva proliferazione di torri eoliche fermerebbe il moto di rotazione della terra le batte tutte!    F a n t a s m a g o r i c a !!

Egr. Sig.  Bartolomucci, osservi, la prego,  una foto della terra dallo spazio, noterà che una sottilissima pellicola la avvolge,  quella è la nostra biosfera, lo strato dove si svolgono tutti i fenomeni metereologici, venti inclusi.

Ebbene quella sottilissima pellicina gassosa gira in moto perfettamente solidale insieme al pianeta, se così non fosse, avremmo i capelli continuamente spettinati da venti intorno ai 1.200 Km/h .

Per funzionare, la sua balzana teoria, dovremmo ipotizzare un pianeta in rotazione in un atmosfera ferma. ancorata, non si sa come, allo spazio siderale; in questo scenario qualsiasi ostacolo si frapponesse tra il pianeta e l'atmosfera creerebbe un attrito capace di rallentare la rotazione terrestre, ma a quest'ora la terra si sarebbe levigata come una palla da biliardo e nonostante questo sarebbe ormai immobile da almeno tre o quattro miliardi di anni.

Perciò si rassicuri, la nostra terra gira intorno al suo asse del tutto indifferente a tutte le castronerie che la razza umana dica o faccia ai danni della sua delicatissima biosfera, perfettamente lubrificata, nel suo moto attraverso lo spazio cosmico, dall' vuoto assoluto.

Grazie tralfamador, mi pareva una grande cazzata, ma pensavo di essere ignorante io. :D

 

SE VOTI BERLUSCONI, L'ITALIA RITORNA IN GUERRA IN IRAQ, A FARSI AMMAZZARE!!! POF POF POF !!! Scelgo di essere felice! :D

Spesso la prima impressione è quella giusta... :-D

Fabrizio Bartolomucci Roma