La detenzione di massa non era l’unica alternativa. Era l’unica possibilità concreta per l’Italia ma non era l’unica scelta possibile. In Corea hanno bloccato il coronavirus senza carcerare tutta la popolazione: hanno fatto tamponi di massa, hanno individuato i contagiati, hanno ricostruito i loro contatti seguendo gli spostamenti del loro cellulare e hanno messo in quarantena solo quelli che erano entrati in contatto con i contagiati. E poi sempre usando i cellulari hanno controllato che restassero a casa. Quarantena mirata.
Ma in Italia questo non è possibile. Loro hanno fatto la rivoluzione digitale, noi no. Noi italiani siamo condannati al carcere perché non abbiamo le competenze, non abbiamo la cultura, ci sono troppi indisciplinati e troppa gente incapace di capire quanto è lungo un metro, che non ti devi toccare la faccia e devi lavarti le mani.
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