La pronoia è l'antidoto alla paranoia - Rob Brezsny

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Rob Brezsny e' l'astrologo di Internazionale, la rivista settimanale che si occupa di stampa estera diretta da Giovanni De Mauro.
Ma chiamare Brezney astrologo e' quantomeno riduttivo. Il suo oroscopo e' un condensato di pillole di saggezza ed e' divertente leggere tutti i segni, scegliendo magari il consiglio che piu' ci si adatta al periodo.
Per esempio questa settimana l'oroscopo di Jacopo e': "Per fabbricare un centesimo, il tesoro degli Stati Uniti ne spende 1,4. Per trasformare il petrolio in carburante per le auto, ci vuole il 20 per cento di energia in piu' di quanta ne produce la benzina. Questo e' il tipo di situazioni che la prossima settimana devi assolutamente evitare, Ariete. Tira fuori da tutti i tuoi progetti molto piu' di quello che ci metti dentro. Percio', scegli bene quale carburante usare. Devi essere ingegnoso nella ricerca di una maggiore efficienza".

Ogni giovedi' le sagge parole di Brezsny si leggono da New York a Singapore, e da Caracas a Hong Kong su 133 testate. Il suo sito e' www.freewillastrology.com.

Un bel giorno questo signore si trovava nel deserto del Nevada durante il festival del Burning Man: si tratta di una settimana in cui migliaia di giovani da tutto il mondo si incontrano, cantano, ballano, stanno insieme e alla fine del festival danno fuoco a un enorme pupazzo di 20 metri.
Parlando coi suoi amici Bob si chiedeva perche' i media pensano che le brutte notizie siano piu' interessanti di quelle belle e da li', dopo discussioni, riflessioni e passeggiate in solitaria nel deserto, prendendo appunti su alcune salviette umidificate che si erano seccate al sole, Brezsny inventa la parolina magica: Pronoia, l'antidoto alla paranoia.
Potete immaginare come e' stato accolto questo libro qui in Redazione: sono anni che combattiamo perche' le buone notizie abbiano lo spazio che meritano e non solo perche' ridere fa bene alla salute ma anche perche' siamo convinti che sia "politicamente corretto" raccontare le cose buone che gli esseri umani fanno in tutto il mondo. Gia', perche' non tutti i vicini di casa sono come i coniugi di Erba... e poi pensare che l'umanita' migliora e' intrinsecamente rivoluzionario.
Siamo quindi d'accordo con Bob che chiede di smetterla di pensare che tutto al mondo e' negativo, che vale solo la regola del piu' forte, che siamo governati da poteri occulti che non riusciamo a controllare: in realta' la vita cospira affinche' tutti i nostri desideri vengano realizzati, e' pazzamente innamorata di noi, l'universo ci da' sempre cio' di cui abbiamo bisogno, proprio quando ne abbiamo bisogno.
Bisogna smettere di pensare alla felicita', afferma, come a qualcosa di occasionale e difficilmente raggiungibile (la politica del: sarei felice solo se... ).
Essere felici e' un nostro diritto, di piu': un dovere. Ed e' possibile solo se con fede crediamo che l'intero creato tesse trame segrete per inondarci di felicita'.
Il libro e' uno tzunami di pensieri positivi e di ottimismo, una massa informe di notizie edificanti ed illuminazioni; i piu' razionali, leggendolo, potrebbero storcere il naso, ma sbagliano, perche' dietro l'apparenza un po' folle e frikkettona si nascondono semplici e illuminanti verita'. Credeteci: se solo una di queste ci entrasse nel cuore ci cambierebbe la vita.
Il primo tratto che accomuna le persone felici e' una seria determinazione ad esserlo. Lo stato di grazia e' un'attitudine che si puo' coltivare: non e' un incidente, qualcosa in cui si inciampa per caso, in un'ora fortunata, da qualche parte alla fine del mondo.

Con irresistibile ironia, Brezsny dimostra che tutto sommato il pessimismo e il cinismo imperanti sono armi spuntate per affrontare la realta', e ci offre ben 888 metodi per diventare ragionevolmente ottimisti e selvaggiamente felici. I suoi provocatori insegnamenti sono accompagnati da citazioni letterarie, esercizi ed esperimenti pratici, simboli e figure enigmatiche, incursioni funamboliche in una sorta di esoterismo pop che mescola Cabala, filosofia zen e astrologia. Il tutto arricchito da un almanacco di "buone notizie" singolari, bizzarre, stimolanti.
Questo libro e' un compendio della filosofia visionaria di Brezsny, celebre per il suo oroscopo letterario colto e surreale, ma anche un prontuario terapeutico-psichedelico.
Il male e' noioso, il cinismo e' idiota e la paura e' una cattiva abitudine. La gioia e' affascinante. L'amore e' un atto di genio eroico. Il piacere e' un nostro diritto.

Brezsny e' assolutamente convinto che l'universo cospiri per il nostro bene e noi di Cacao non possiamo che essere d'accordo con lui.
Ma attenzione: non si tratta del solito guru new age (ce ne guarderemmo bene dal consigliarvelo!)
La pronoia e' un testo rivoluzionario, affatto buonista e talvolta anche politicamente scorretto. Insomma: molto, molto divertente. 
Buona lettura.

La pronoia è l'antidoto alla paranoia
888 metodi per diventare selvaggiamente felici

Per vedere la biblioteca di Commercioetico.it


Commenti

"Il primo tratto che accomuna le persone felici e' una seria determinazione ad esserlo. Lo stato di grazia e' un'attitudine..."
può sembrare una banalità, ma non lo è affatto. Ti dirò di più: nella mia personalissima esperienza ti posso testimoniare quanto possa essere deleterio spesso dar voce ad idee del genere nei riguardi di amici, parenti e congiunti vari: si viene tacciati di velleità morelli-stiche o marzull-istiche, ci si fa intrappolare nella parte di quello che giudica il modo di vivere altrui.
La gente a mio avviso vive con la coda di paglia a riguardo della felicità, dello star bene: si preoccupa per lo più di accumulare momenti in cui sta bene, invece di coltivare il modo di stare bene. E quando uno cerca di convincerli a rinunciare a qualcuno di questi momenti, nell'ottica di cominciare a piantare qualche semino, spesso reagiscono come eroinomani. Io credo che dimostrando loro come si possono fare in maniera davvero alternativa le cose alla fine li si possa convincere, il problema è semplicemente quello di riconoscersi, forse.
La gente - e parlo anche di persone molto intelligenti o sensibili, non buttiamola sempre sui soliti stronzi, o sul fatto che chi è più sensibile non ci casca, per capirci - è abituata a chiedersi "cosa" fare molto più che "come" fare. Questo a volte produce effetti surreali per cui posso testimoniare di persone che rincorrono feste, raduni ed altri momenti di socialità come una droga: animate dall'effettiva e tangibile incapacità di costruirisi uno star bene e a proprio agio ogni giorno, anche in circostanze molto più banali e abitudinarie.
Mi fa sorridere leggere che il cinismo sia "un'arma spuntata", poichè posso testimoniare anche qui di dirlo da anni - e c'è persino chi mi ha dato per anni del cinico, tanto perchè se si inizia a relativizzare vale tutto e il contrario di tutto - ed è un concetto che condivido: in altre epoche forse poteva rappresentare una scossa ad un pensare borghese, un momento di umorismo estremo. Al momento attuale, in cui tutto somiglia a tutto, e si prende solo ciò che dà sorriso immediato, e si confonde l'idea di coltivare la felicità con quella di costruirla in maniera artificiale, rifuggendo entrambe, mi pare che ci sia un gran bisogno di propagare sentimenti positivi.

leggerò questo libro sperando di trovarci dentro quella idea di "rivoluzione surrealista" che trovo andrebbe ancora coltivata, e magari proverò a regalarlo in giro, magari leggere delle cose facendoci una risata sopra aiuta a convincersene un po' di più...

;-)

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non si finisce mai di (in)stupi(di)rsi
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