Libri: "Tre tazze di tè" di Greg Mortenson

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Quella che vi stiamo per raccontare e' la vera storia di una storia straordinaria.

Ne e' nato un libro altrettanto emozionante, "Tre tazze di tè", scritto da Greg Mortenson, che ne e' anche il protagonista, e David Oliver Relin, giornalista pluripremiato per le sue ricerche. A Relin va infatti, tra l'altro, il merito di essere stato uno dei primi a occuparsi della questione dei bambini soldato, anche grazie alla collaborazione con Amnesty International.
Come detto pero' il protagonista di questa storia e' l'imponente, in tutti i sensi, Greg Mortenson, americano del Montana, ex scalatore, divenuto oggi fondatore di una delle organizzazioni non governative piu' attive nel mondo, il Central Asia Institute.
Questo signore costruisce scuole per bambine e bambini in alcune delle zone piu' povere e inaccessibili del pianeta.

Nel 1993 la sorella di Mortenson, cui lui era molto legato, muore dopo aver strenuamente lottato per tutta la vita contro una forma di meningite che l'aveva colpita da piccola.
Mortenson decide di onorare la memoria della sorella scalando il K2 dalla parete piu' pericolosa, quella del Baltoro, Pakistan, e portarvi in vetta (a piu' di 8mila metri) la collanina che era stata di Christa.

Dopo ottanta giorni trascorsi sulle montagne pakistane del Karakorum, la spedizione fallisce e Mortenson si perde. Stremato dalla fatica viene trovato da due balti che lo portano nel loro villaggio, dove grazie alla cure ricevute ha salva la vita.

Nel 1993 la sorella di Mortenson, cui lui era molto legato, muore dopo aver strenuamente lottato per tutta la vita contro una forma di meningite che l'aveva colpita da piccola.
Durante la convalescenza Mortenson visita il villaggio e la scuola. I pochi bambini siedono per terra "intenti a studiare". Il maestro non c'e', perche' il villaggio non e' riuscito a raccogliere il dollaro per lo stipendio mensile.
Ma nonostante questo i bambini erano li', seduti a terra col loro desiderio di imparare.
Lo scopo del viaggio cambio': Mortenson si rese conto che non aveva molto senso portare la collana di Christa su una vetta arida; avrebbe onorato meglio la sorella aiutando quei bambini. Promise al villaggio che sarebbe tornato per realizzare quel sogno: costruire una scuola, con tanto di insegnante, per quei bambini.
Un progetto che realizzera' e che ancora continua a trasformare in realta'. Oggi le scuole CAI di Mortenson sono 53, tra Pakistan, Afghanistan e Iran, e danno istruzione a 22mila tra bambine e bambini, tutti musulmani, che riescono cosi' ad avere una educazione alternativa a quella delle scuole coraniche.
Ogni scuola CAI viene finanziata e aperta con un preciso accordo: ogni anno il numero delle bambine iscritte deve aumentare del 10%.
Una clausola necessaria perche' - sostiene Mortenson - solo dando una formazione anche alle bambine si combatte la poverta'. Sono loro che rimangono nei villaggi quando i maschi se ne vanno in cerca di lavoro e sono loro che educano i figli.

"Tre tazze di tè" e' l'incredibile storia di questa avventura, di un uomo che sta sconfiggendo il terrorismo... una scuola alla volta.
Nel 2004 dichiaro': "se contro il terrorismo ci limitiamo ad usare solo l'esercito, non saremo mai veramente sicuri".
C'e' una citazione molto bella all'inizio del Capitolo 3, che riassume perfettamente lo spirito del libro: Sir Edmund Hillary, conversando con Urkien Sherpa: "Ci dica, se ci fosse una cosa che potremmo fare per il vostro villaggio, quale sarebbe?"
"Con tutto il rispetto, Sahib, avete poco da insegnarci quanto a forza e resistenza. E non invidiamo i vostri spiriti irrequieti. Forse siamo piu' felici di voi? Ma ci piacerebbe che i nostri figli andassero a scuola. Di tutte le cose che avete, l'insegnamento e' quella che piu' desideriamo per i nostri figli".

 

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