I 101 più importanti personaggi… che non sono mai vissuti

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

Riprendiamo questa settimana un altro libro che ci ha molto divertito: “i 101 più importanti personaggi… che non sono mai vissuti” di Alan Lazar, Dan Karlan e Jeremy Salter.
Creature, mitologiche, invenzioni letterarie o pubblicitarie che tre ricercatori americani hanno catalogato e classificato.
Il mito, avvertono gli antropologi, è qualcosa che non è mai esistito ma che esisterà per sempre.
Buona lettura e buon divertimento.

 

Il Capitano Kirk e il signor Spock – Star Trek

James T Kirk, il capitano della nave spaziale Enterprise, è lo stratega militare più brillante del XXIII secolo. Un leader, un risolutore, un eroe che ci preannuncia gli anni d’oro del futuro.
Kirk è il perno attorno al quale ruota Star Trek, la prima serie televisiva  di fantascienza degna di nota e trasmessa nella fascia oraria di massimo ascolto. E’ stato il nostro primo incontro con una fantascienza diversa dalle battaglie con esseri amorfi e striscianti, dischi volanti o ragni giganti provenienti da Marte.
Il creatore di Star Trek, Gene Roddenberry, ha immaginato l’espansione della cultura americana a partire dal 2251. La serie dipinge la Terra come un luogo pacifico la cui civiltà, forte e prospera, ha raggiunto le stelle. L’influenza di questo telefilm fu tale che un prototipo di Shuttle statunitense fu chiamato con lo stesso nome della nave spaziale di Kirk: Enterprise.
L’ottimismo che Star Trek instillava era la panacea perfetta per i timori dell’epoca, il 1967, un momento topico della Guerra Fredda in cui tutti avevamo in mente presagi di distruzione e il Dottor Stranamore. L’universo di Roddenberry era costruito su una sola intuizione: quel è l’unica possibilità di sopravvivenza nell’era nucleare? Imparare ad ammirare le differenze tra le culture e tra le persone. La semplice tolleranza non basta . Dispersi tra le stelle, se agissimo come selvaggi verremmo trattati come tali.
Star Trek offriva uno spazio sconfinato a un popolo che era appena uscito dai confini nazionali. La prima serie e quelle che seguirono narravano la storia futura della Terra, in un periodo compreso tra il 2150 e il 2400, quando la morale di stampo americano avrebbe dominato buona parte della galassia. Si inseriva nelle mitologie americane del west e della frontiera e ha ispirato la promozione di veri e propri programmi spaziali.
La serie originale durò solo tre stagioni, dal 1967 al 1969, ma diede origine a quattro serie ben più lunghe e a 10 film. Per quasi 40 anni alcune parti del mondo “Trek” sono state riprodotte in numerosi film, cartoni animati, serie televisive, e repliche. Impressionante.
Decenni prima che l’America si distaccasse dalla  identità puramente WASP (Bianca, anglosassone e protestante), la serie proponeva un modello di società multietnica.
Il compagni di esplorazioni di Kirk era il suo secondo in comando, il signor Spock: un ufficiale metodico dal sangue verde e con orecchie a punta. Spock è stato il primo alieno televisivo accettato come creatura indipendente e importante. Con la sua indole razionale, logica e priva di emotività quanto un’enciclopedia, Spock era un eccezionale contraltare alle nostre credenze irrazionali. Egli proveniva dal pianeta Vulcano e nella narrazione scenica aveva tre funzioni: era il punto di vista esterno, era l’approccio tecnologico parlante e un amico fedele.
Nonostante Spock sia un personaggio meraviglioso, è sempre il capitano colui che prende le decisioni, ed è la sua modalità di approccio agli eventi che fa da perno alla serie.
Star Trek ha utilizzato e modificato alcune vicende mitologiche in episodi quali “Dominati da Apollo” e “La Mela”, ma molte delle imprese di Kirk erano solo una sorta di favole morali che si svolgevano in luoghi molto lontani. Rod Serling, ideatore della serie televisiva “Ai confini della realtà” aveva escogitato questo espediente per aggirare l’opprimente censura degli anni Cinquanta. Jim Kirk diede il primo bacio interrazziale in prima serata, in un’epoca in cui anche la semplice amicizia tra bianchi e neri era una rarità. Mentre era considerato offensivo anche solo mostrare un bianco e un nero che lavoravano insieme, Kirk comandava una squadra composta da creature di diverse razze, nazionalità, genere e specie. Era un leader carismatico e il suo equipaggio gli era più che leale; a lui era legato da una sincera e duratura amicizia.
Kirk operava in base alla Prima Direttiva della Costituzione Intergalattica, una dottrina di non ingerenza nel naturale sviluppo delle culture primitive. In un episodio “Guerra Privata”, egli scopre che durante la sua assenza qualcuno ha insegnato agli abitanti l’uso delle armi da fuoco: antiquati ma micidiali fucili. Il capitano si impegna a riportare le cose al loro corso naturale. Questo mentre, nel mondo reale, gli Stati Uniti erano impegnati a fornire armi sofisticate a gruppi tribali in Cambogia e Vietnam (e molto dopo in Afghanistan).
Nel telefilm c’erano tanti personaggi memorabili, ma Kirk e Spock sono stati senza dubbio i più influenti. La forza morale e la capacità intuitiva di Kirk, unite alla tecnologia di cui disponeva, sono le basi da cui prende spunto la saga di Guerre Stellari. Quando Kirk si trova sopraffatto militarmente, usa l’inganno e la furbizia per salvare la situazione. Quando si trova in inferiorità numerica, inventa un gioco talmente complesso da distrarre i suoi nemici. Le sue avventure dimostrano che esistono ancora frontiere, nuove sfide e impensabili possibilità. Lui salva la sua nave, la sua squadra, la sua cultura – quella americana – nel futuro.

Per acquistare il libro subito online CLICCA QUI

Per leggerne un'altra presentazione
http://www.commercioetico.it/libri/nuovi-mondi-media/101-personaggi-mai-vissuti.htm

Per leggere la presentazione di altri libri http://www.jacopofo.com/?q=taxonomy/term/15