Prime risposte positive dalle banche e dagli installatori per il gruppo d'acquisto!

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SOLARE: siamo a quota 822 pre-adesioni!!!

Signore e signori,
lo so che non puoi dire fatto se non l’hai nel sacco, quindi non mi azzardo troppo. Ma sicuramente abbiamo ottenuto un primo clamoroso successo.
L’idea del gruppo di acquisto dei pannelli solari fotovoltaici ha trovato il sostegno di molti che hanno fatto rimbalzare la notizia sulla rete attraverso blog e mailing list e il prezioso lavoro di tanti che con il copia e incolla hanno fatto girare la nostra proposta. Il risultato è che l’Ansa ha ripreso il nostro annuncio e che ora sta rimbalzando anche fuori dal web.
Evidentemente la notizia che centinaia di consumatori si stanno organizzando scientificamente per ottenere quel che è giusto e logico ha mosso i cuori dei media.
Quando poche settimane fa iniziando le ricerche preliminari per questo progetto tutte le banche ci offrivano di ripagare l’installazione di un impianto fotovoltaico con tutti i soldi che si ricavavano dalla produzione di elettricità. Anzi per gli impianti piccoli nei primi anni ci si rimetteva.
Comunque ti dovevi accollare la fatica di installare un impianto per vedere i primi soldi dopo 15 anni. Le banche facevano cartello su questa posizione. E vedevamo facce divertite quando esprimevamo la nostra intenzione di trovare una banca che finanziasse l’investimento  con un ammortamento studiato in modo che l’impianto rendesse da subito il 25% al proprietario (con restituzione del finanziamento in vent’anni invece che in 12-15). Anche un grosso gruppo di importatori/installatori ci informò che avevano provato a ottenere una proposta simile alla nostra ma avevano trovato un muro bancario. I funzionari rispondevano che era impossibile.

Oggi abbiamo due proposte di finanziamento che accettano questa pregiudiziale.

Si tratta di un grosso risultato, anche se il lavoro per raggiungere un accordo è ancora molto.
Ma anche se alla fine non riuscissimo a realizzare questo gruppo di acquisto avremmo comunque contribuito a forzare il tetto contrattuale che le banche avevano posto. Una volta che una banca accetta di trattare un prodotto a certe condizioni le altre banche non possono far altro che adeguarsi.
Riuscire in questo è stato un grosso servizio alla diffusione del solare. Chiaramente non sarebbe successo senza la grande mobilitazione di questi mesi per salvare la legge sul Conto Energia per il solare. Come abbiamo raccontato i grossi gruppi legati al petrolio volevano continuare a incassare il denaro destinato al solare (vedi la storia della legge sul solare scomparsa , vedi la storia del cip6).
Ora ci troviamo di fronta a un secondo problema con le banche: le garanzie.
La sitazione è che le banche chiedono una garanzia ipotecaria sulla casa. Questo metterebbe in difficoltà molti.
Ed inoltre è una proposta un po’ pesante: infatti potrebbero benissimo accettare in garanzia l’impianto stesso, con una clausola che permetta loro di incassare comunque il 75% della produzione. Il rischio per la banca non c’è. In quanto una volta installato l’impianto produce comunque a meno che non venga distrutto (e qui c’è la garanzia dell’assicurazione) oppure smetta di funzionare (e qui c’è la garanzia dei fabbricanti e degli installatori). Spero di essere stato chiaro: quando vai a comprare un’auto non fai un mutuo sulla casa. Un’altra ipotesi come ho detto sarebbe il leasing.
Comunque su questo punto l’obiettivo è arrivare a due diverse proposte: perché più garanzie si danno alla banca e meno costa il finanziamento (questa è una legge universale). Ma è anche chiaro che più riusciamo a garantire l’impianto dal punto di vista tecnico e assicurativo, più la banca è sicura, e meno ci fa pagare il finanziamento.
Ovviamente, come ho detto, tutto questo discorso riguarda chi non ha la disponibilità per pagare senza ricorrere a un finanziamento, che comunque è un costo in termini di interessi.

Sul fronte dell’acquisto e dell’installazione c’è molto movimento. Come vi ho detto stiamo cercando di aver a che fare con un solo interlocutore, immagino una specie di consorzio di installatori/produttori/importatori che siano disposti ad accettare criteri di trasparenza e garanzia globale. Anche qui pareva all’inizio molto difficile ma dopo 20 giorni di contatti e grazie alle 800 preadesioni al gruppo d’acquisto ormai superate, inziamo a essere un interlocutore interessante e vari professionisti e aziende si sono fatti avanti dichiarandosi disponibili a mettersi daccordo tra di loro.
E anche questo sarà un grosso vantaggio per noi del gruppo di acquisto ma anche per tutti i consumatori.
Se in Italia si creasse realmente un “centro di garanzia e referenziazione” gestito da tecnici e imprese direttamente, vorrebbe dire ottenere un salto di qualità notevole per tutti i consumatori.
Questo è quanto.
Continuerò a informarvi sugli sviluppi. A voi chiedo di continuare a contribuire con le vostre idee nei commenti a questo blog.
NON scrivete mail: usate lo spazio dei commenti a questa news su www.jacopofo.com così che si sviluppi un dibattito circolare! Questo progetto va gestito con la partecipazione di tutti in modo trasparente. Grazie.

Per saperne di più http://www.jacopofo.com/?q=node/2662


Commenti

Simulatore economico solare in ContoEnergia2007
FREE-SOFTWARE sviluppato per il capital-budgeting di un investimento solare fotovoltaico in contoenergia2007. Trattasi sempre e comunque di stime economiche che difettano della robustezza del modello economico proiettato nel lungo periodo. Ma possono servire da spunto per delle riflessioni.
Il programma (SIMULARE6.1_girasole) è possibile scaricarlo GRATUITAMENTE dai seguenti siti:

www.ingegneri.info (sezione free-software)
www.progettomeg.it
www.prorinnovabili.it

è aperta una discussione sul programma nel forum delle rinnovabili (1°forum topsolarItalia)
http://energierinnovabili.forumcommunity.net/

Buon lavoro e buon fotovoltaico a tutti era ora.

Ing.Alessandro Caffarelli

Il programma è davvero ben fatto, lo sto usando e facendo conoscere..

Ciao

Mi è stato detto da professore universitario che per produrre un pannello solare si usano dei prodotti chimici molto dannosi per l'ambiente. Data la mia ignoranza a riguardo potrei avere maggiori informazioni.
Grazie

amelimario - vorrei correggere u'informazione nell'articolo riguardante la rivalutazione degli incentivi:nel nuovo conto energia non è prevista la rivalutazione nel tempo delle tariffe.-saluti

come sopra

Stiamo comprando casa e avremo un bel giardino esposto a sud confinante con campo da calcio, quindi senza intralci.
Ho letto che i pannelli stanno su una struttura autoportante e mi chiedevo se è possibile utilizzarla come gazebo.

r

la struttura portante dovrà essere dimensionata opportunamente, sopratutto per supportare l'azione eolica, tenete anche conto dell'inclinazione della falda che dovrebbe essere intorno ai 32.
Io non ho idea della temperatura che si produce sotto un pannello fotovoltaico, forse dovrete valutare anche un buon isolamento termico.
Se non erro dovreste ottenere anche un 5% in più perchè l'impianto fotovoltaico sarebbe perfettamente integrato al tetto.

Se non erro dovreste ottenere anche un 5% in più perchè l'impianto fotovoltaico sarebbe perfettamente integrato al tetto.

non ho mica capito? come sarebbe "integrato al tetto"? e 5% di cosa, energia?

grazie per la risposta

r

Ciao, io davo per scontato che intendevi realizzare almeno un impianto da 1 kWh.. se vuoi utilizzarlo come gazebo ecco, dipende da cosa intendi; Normalmente la struttura che sorregge i pannelli fotovoltaici è pensata in funzione del peso che andrà a sostenere e alle forze che dovrà contrastare (prima fra tutte l'azione eolica)
Più l'area ricoperta da pannello è estesa più sono previsti rinforzi..
Per un impianto da un kWh occorrono circa 7/8 metri quadri di pannelli
con una inclinazione di circa 32°

Sotto i pannelli potresti avere un ginepraio di tubi che mal si accordano all'uso dello spazio come gazebo.

Tutto questo mi ha portato a pensare che realizzando invece una sorta di struttura portante, con una altezza minima di 160, avresti due vantaggi: uno spazio realmente fruibile e inoltre una tariffa maggiorata del 5% in quanto la copertura di questa struttura sarebbe costituita da pannelli fotovoltaici.
il 5% in più si riferisce alla tariffa con cui il GSE paga la tua energia.. sta a te scegliere se vendere tutto quello che produci oppure se attuare lo scambio sul posto..
per migliori chiarimenti dai un occhio al decreto "Art. 7. Premio per impianti fotovoltaici", guarda QUI
Ciao e in bocca al lupo :)

Se non si riuscisse a trovare un accordo con le banche io vorrei stimolarvi a sviluppare questa idea:
fare una cooperativa di acquisto.
Invece di un gruppo di 800 che compra 800 pannelli a rate, un gruppo di 800 che ne compra 80 in contanti.
Si dividono i profitti per 20 anni, poi si scioglie la società, e gli 80 che fisicamente hanno installato i pannelli se li tengono come rimborso per il disturbo di aver prestato i loro tetti o terreni a tutti gli altri 720.
Questa soluzione permette di rientrare nell'investimento moooolto prima, e consente a chi non ha spazio per l'istallazione di investire comunque i propri soldi in un vero fondo Etico.

questa idea a qualcuno di voi sicuramente l'ho già illustrata...giuro che non rompo più.

A parte la felicità nell'essere parte di un progetto così bello e che sta anche riuscendo, posso solo suggerire di prendere contatto anche con la Banaca popolare italiana che ha gia un finanziamento per il fotovoltaico, le condizioni non sono chiarissime, http://www.bancapopolareitaliana.it/index.php?option=com_content&task=vi..., ma magari gli esperti capiscono meglio.
Domanda, un mio collega mi ha detto che quando ha installato i pannelli gli hanno consigliato di non metterli a copertura del suo fabbisogno di kw/ora ma inferiore perchè enel, non paga la differenza se a credito ma scala l'importo dalla bolletta successiva, Puo essere?

altra cosa che non c'entra, sul mio blog ho fatto partire un appello per il ministro bianchi e per il ministro pecoraro scanio,per la razionalizzazione della circolazione dei mezzi pesanti, se credete inviate anche voi la mail. http://crazymike.splinder.com/

ciao Michele

Da quello che ho capito il dimensionamento di un impianto per casa và fatto circa per il 20% in meno del proprio consumo KWh/annuo (si controlla sulla bolletta Enel).
Grazie al Conto Energia in regime di scambio sul posto l'Enel ti paga tutti i KWh prodotti dal tuo impianto e ti scala quelli che produci (non consumandoli) dal tuo fabbisogno annuo. Un eventuale surplus ti viene accumulato solo per 3 anni, dopodichè non viene nè liquidato nè accantonato per i successivi anni.

Ottima iniziativa, saluti.

Zopa, il Napster dei prestiti
Anche in Italia arriva una piattaforma peer to peer per i prestiti, che permette a tutti di essere un po' banchieri.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-12-2006]

LA NOTIZIA E' STATA RIPORTATA ANCHE DALL'ESPRESSO DELLA SCORSA SETTIMANA (N°9)

Indebitamento, che passione! Una delle ragioni per cui gli italiani sopportano sempre meno di essere chiamati a pagare parte del debito pubblico con le tasse è perché sempre più si stanno abituando a convivere benissimo con i propri debiti.
Ci si indebita non solo per pagare l'ultimo telefonino alla moda, l'auto o lo scooter, ma anche per fare le vacanze, comprare i libri di testo, pagare a rate un lifting chirurgico o la cura dei denti, e perfino fare la spesa al supermarket.
Se per tanti indebitarsi diventa un vizio e una necessità, per altri (come banche, aziende di credito, finanziarie) diventa un grosso business. Tutti però potranno essere un po' banchieri con l'arrivo in Italia dall'Inghilterra di Zopa, il Napster dei prestiti.
Zopa è una piattaforma peer to peer che è stata aperta 18 mesi fa in Gran Bretagna, con già 110 mila sottoscrittori on line, che hanno avuto restituiti i propri soldi soldi, che avevano prestato ad altri sottoscrittori on line attraverso Zopa, con un tasso di interesse garantito del 6,75%.
In pratica chi ha bisogno di un prestito personale. fino ad un massimo di 25 mila sterline (circa 40 mila euro) compila un questionario on line con i propri dati anagrafici, fiscali, attività svolta; Zopa verifica la solvibilità e dà la risposta in poco tempo, erogando il prestito dopo tre giorni, restituibile in 60 rate con tassi di interesse dal 6 al 10%. Finora il dato dei protesti è stato molto basso, circa il 3 per 1000.
In Italia sarebbe Maurizio P. Sella (ex Jiulius Bär, nessun riferimento con l'omonima banca biellese) a importare il credito peer to peer; ma dovrà avere prima l'autorizzazione della Banca d'Italia, indispensabile per legge per poter svolgere un'attività finanziaria.

http://www.zopa.com/ZopaWeb/ (IL SITO INGLESE)

L'idea sarebbe interessante, anche se poi ognuno dovrebbe procedere da solo nel chiedere un finanziamento.
Japoco, che ne dici?
Saluti Michele

Ciao a tutti sono un'interprete e qualche anno fa ho tradotto una riunione di installatori VAILLANT. Dovrei avere ancora la documentazione da qualche parte. Vaillant presentava un nuovo prototipo e insegnava agli installatori come montarlo. Tutti i montatori erano molto competenti, esperti e per superare alcuni problemi di montaggio proponevano soluzioni considerate geniali anche dagli stessi tecnici Vaillant. Mi chiedevo se la Vaillant fosse già stata contattata come possibile produttore/installatore. Il prodotto che presentavano era auroTHERM (magari ora sarà vecchio) ma credo valga la pena consultarli. Ecco il sito http://it.vaillant.com Spero di poter presto installare anche io un impianto (ho già mandato la preadesione e sono molto fiduciosa). La nostra nuova casa è in collina e d'inverno riscaldarsi con il gasolio (abbiamo il cosiddetto bombolone) richiede un mutuo a parte!!! Ciao a tutti e stracomplimenti per l'iniziativa. Io ho conosciuto questo progetto tramite Jacopo che lo pubblicizzava alla radio il 15 marzo 07 e mi chiedevo: "Jacopo perché non vai anche in TV? Sai quanta gente sarebbe interessata"!

Il prodotto Vaillant AuroTherm è un collettore solare,(in 2 parole) un pannello termico che riscalda l'acqua facendola passare attraverso tubi esposti al sole. Il Conto Energia e questa iniziativa si occupano di pannelli solari fotovoltaici, cioè che esposti al sole, producono energia elettrica. La differenza è sostanziale, anche se non è detto che i primi possano risolvere i tuoi problemi di riscaldamento. Anche io subito ero caduto nell' equivoco. Ancora complimenti. Saluti.

sss

Magari l'avete già interpellata, mi è capitato di trovare sul web una società che tratta pannelli solari sia fotovoltaici che termici (come dicono loro Tecnologie speciali per energia) e mi sembrano veramente avanti. Si cihiama Accomandita il sito è www.accomadita.com

Altra cosa: non vorrei aggiungere un problema ai problemi ma tempo fa, forse proprio su na newsletter di cacao non ricordo bene, si parlava di un prototipo di pannello solare fotovoltaico costruito dall'università Tor Vergata di Roma che non utilizza il silicio ma materiali organici (se ho ben capito). Ora, dalla ricerca universitaria alla produzione industriale ne passa di tempo però, visto e considerato che la strada per ottenere i risultati a cui mira il grupo d'acquisto sembra essere purtroppo ancora lunga, non sarebbe il caso di mettere la pulce nell'orecchio alle varie ditte interpellate? Magari fra le tante ce n'è pure qualcuna che ha i capitali per poter far partire una produzione su larga scala.

Non vorrei che si combattesse strenuamente per poi ritrovarsi con una tecnologia che magari nel giro di un paio d'anni - tre diventa "obosleta" (e mi riallaccio un po' anche alla domanda di Doc85 per la quale ammetto non ho una rsposta ma l'unica cosa che vi so dire è che il silicio inizia a scarseggiare....)

Ciaoooooooo

Enrico

Le tecnologie con materiali organici al posto del silicio sono in fase di studio. Dei pannelli esistono già e si cerca anche di auto costruirseli ma il vero problema è la durata dei pannelli stessi. Siamo intorno ai 5 anni adesso.
Credo che noi si debba partire con il fotovoltaico sfruttando il conto energia, che identifica come investimento finanziabile, quello realizzato su pannelli fotovoltaici tradizionali. Tieni anche conto che la tariffa incentivante riconosciuta andrà a calare con il passare degli anni. Adesso se diventi venditore di energia la tariffa minima è di 0,36 ogni kWh prodotto..e questa tariffa è bloccata per 20 anni salvaguardando il tuo investimento.
Chi deciderà di diventare produttore di energia tra 3 anni si troverà con una tariffa più bassa, un kWh gli verrà pagato 0,34..

L'ideale è partire entro quest'anno quindi, per avvalersi della tariffa più vantaggiosa :)

Questo non toglie che ognuno di noi possa provare e sperimentare nuovi tipi di pannelli..

guarda QUI

Pubblico una mail che ci segnala un errore: in effetti il contributo del Conto Energia non è agganciato all'inflazione. Questo fatto diminuisce la convenienza ma resta che si tratta di un investimento garantito. Anche perchè la parte di utili derivate non dal contributo ma dalla vendita diretta dell'energia certamente aumenta se c'è inflazione. Inoltre secondo molti il prezzo dell'energia dovrebbe aumentare nei prossimi anni a prescindere dall'inflazione.

"... credo ci sia un’inesattezza riguardo quanto riportato che io ho contrassegnato in rosso : “Con il Conto Energia lo Stato infatti si impegna a pagare l'energia elettrica prodotta da qualunque cittadino a un prezzo che è più del doppio di quello di mercato, PER 20 ANNI. E questo pagamento è agganciato all'inflazione e quindi al sicuro anche da questo punto di vista.”."

Il Decreto 19 febbraio 2007 art.6 così recita: “Tariffe incentivanti e periodo di diritto
1. L'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, realizzati in conformità al presente decreto ed entrati in esercizio nel periodo intercorrente tra la data di emanazione del provvedimento di cui all'art. 10, comma 1, e il 31 dicembre 2008, ha diritto a una tariffa incentivante che, in relazione alla potenza nominale e alla tipologia dell'impianto, di cui all'art. 2, comma 1, lettere b1), b2) e b3), assume il valore di cui alla successiva tabella (valori in euro/kWh prodotto dall'impianto fotovoltaico). La tariffa individuata sulla base della medesima tabella e' riconosciuta per un periodo di venti anni a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell'impianto ed e' costante in moneta corrente in tutto il periodo di venti anni.”

Ne deriva che non è agganciato all’inflazione come invece il Decreto precedente a meno che non ci siano altre novità che io non conosco. Saluti e grazie per il vostro impegno.
Ivo

Vorrei realizzare un impianto fotovoltaico a terra, di circa 50/100 kWh.
Secondo voi, qual'è il miglior tipo di cultura da avviare all'ombra dei pannelli fotovoltaici?
quale la migliore forma di impresa, anche in riferimento a sgravi fiscali e possibili finanziamenti?
Il terreno è situato nel nord-sardegna, destinato ad uso agricolo.. abbiamo l'acqua di pozzo che è ottima.. abbiamo braccia e voglia di lavorare :)

Sto pensando a una cultura di tipo ecologico, senza alcun uso di pesticidi o quant'altro.

Tempo fa seguivo una trasmissione scientifica sui cambiamenti climatici previsti per i prossimi 20/30 anni..
Il mediterraneo e i suoi paesi costieri saranno in Europa le zone che più di ogni altre soffriranno dell'innalzamento delle temperature, con una desertificazione progressiva!!

Vorrei guardare negli occhi mio figlio domani, sereno di aver tentato di fare tutto quanto era nelle mie possibilità per lasciargli un pianeta sano in cui vivere.

i pannelli a terra, con l'ombra che producono proteggono il terreno, ne preservano l'umidità, credo potrebbero bloccare o quanto meno rallentare il processo di desertificazione da noi già in atto..e inoltre producono energia pulita.
Viva i pannelli a terra.

Yuzaman ti consiglio di farti un giro su questo forum:
www.energeticambiente.it (1°forum top-solareItalia)

trovi tante persone competenti ed appasionate e soprattutto disinteressate che stanno a "ruota" come noi per il solare fotovoltaico ed in generale per le rinnovabili e chi ti possono dare delle dritte relativamente ai quesiti che hai posto.

Per quanto riguarda il simulatore ho gia inviato la versione 6.2(domani o dopodomani sarà in rete) aggiornata e potenziata a:

www.ingegneri.info (sez.freesoftware)
www.progettomeg.it
www.energeticambiente.it
www.prorinnovabili.it
www.architetto.info
www.geometra.info
www.periti-industriali.info
www.edilone.it
www.tecnici.it

Ciao

Ale

Alessandro, ti leggo con piacere in quel forum da circa una settimana e non mancherò di postare quanto prima..
Per quanto riguarda il tuo programma (splendido) aspetto la nuova versione con impazienza :) :)

Grazie Yuz, la nuova versione del simulatore è ora on-line su:

wwww.ingegneri.info
sez.Free Software_Top del mese. Il programma è il primo della lista.
ciao
Ale

Mi chiamo Marco Mariano, sono un agricoltore biologico di Cuneo, sto raccogliendo adesioni per fare un impianto fotovoltaico collettivo da 50 Kw con quote da 1000 euro in su. Contattatemi sul blog http://40anniappenafatti.blogspot.com
Saluti

Sono un dottorando di ricerca che sta sviluppando una tesi in tema di ecosostenibilità degli scenari energetici italiani e mondiali. Dunque, sono stato incuriosito dal blog ed, in merito, vorrei esprimere qualche commento.
Vi siete mai chiesti perché le banche tendenzialmente vogliono rientrare in 12-15 anni e, comunque, vogliono garanzie reali su proprietà immobiliari? La risposta è tanto nota quanto banale: in questa maniera sono certe di maturare profitti senza correre rischi. In questa logica, possono anche accettare di prolungare i tempi di rientro del finanziamento (ci guadagnano addirittura di più in quota interessi!), ma dubito che accetteranno di rinunciare a garanzie reali. E l'impianto in sé non è una garanzia reale. Infatti, un impianto fotovoltaico è di fatto un oggetto impignorabile, non essendo rivendibile: chi volete che compri un impianto usato per lasciarlo montato su proprietà aliene? D'altronde, neanche ha senso pensare di poter smontare e rimontare altrove i singoli componenti. E' verosimile che un impianto sia destinato a morire dove è nato e, a mio avviso, non vi è possibilità di monetizzare (neanche in minima parte) quanto investito. Un impianto fotovoltaico, dunque, non può essere una garanzia reale per una banca e dubito che esista istituzione finanziaria che sia disposta ad erogare a privati un prestito senza un'ipoteca su un bene immobiliare.
Già potrebbe essere migliore l'idea di trovare un soggetto che sia disposto a finanziare l'opera in cambio di una parte dei contributi in conto energia. Si potrebbe creare un mercato specifico, ma in questo caso la controparte non può essere una banca bensì un soggetto imprenditoriale (di estrazione energetica) che sostanzialmente installa a sue spese l'impianto, lo gestisce in prima persona, usa o rivende a terzi l'energia prodotta e retrocede una percentuale dei ricavi a chi ha concesso in uso gli spazi. In altri termini, l'installatore "fitta" uno spazio per adibirlo a propri scopi girando una remunerazione variabile (e, dunque, non certa) al proprietario dei luoghi impegnati. Non credo, però, che una banca possa accettare mai discorsi di remunerazione variabile. Se è vero che le banche già concedono prestiti anche a tasso variabile, non bisogna dimenticare che in quel caso la remunerazione del capitale erogato è agganciata ad indici finanziari con cui tutte le istituzioni finanziarie hanno familiarità: il rischio connesso è perfettamente gestibile in maniera statistica secondo la legge dei grandi numeri. In campo energetico, c'è sempre la possibilità di gestire i rischi in maniera statistica, ma in generale le banche non hanno le competenze per farlo. E, dunque, a mio avviso, non accetteranno mai l'idea di un finanziamento a tasso variabile senza evidenza di una convenienza economica (seppur probabilistica).
Infine, vorrei evidenziare quello che secondo me è un ulteriore rischio di investimento che, spesso, viene sottovalutato dai singoli privati. Quasi tutti i calcoli di rientro dell'investimento presuppongono l'impiego di pannelli fotovoltaici di ultima generazione (con rendimenti intorno al 15%): pannelli con prestazioni così interessanti sono stati realizzati soltanto negli ultimi anni. I produttori li garantiscono per 20 anni, ma, poichè credo che nessuno ne abbia mai mantenuto uno in esercizio per così lungo tempo, nutro qualche dubbio circa un effettivo mantenimento delle prestazioni a così lunga scadenza. Penso ad un guasto o, più semplicemente, ad una riduzione delle prestazioni. Nel primo caso, il superamento del problema sembrerebbe scontato: si richiede al produttore l'intervento in garanzia. Ma se il produttore si rifiuta di farlo (invocando una qualche ragione tecnica o denunciando un non corretto montaggio da parte dell'installatore) che può fare un privato cittadino? Inizia un contenzioso tecnico con un produttore? Supponiamo che lo faccia e che vinca: per un certo lasso di tempo, l'impianto sarà fermo, con ricavi nulli ed interessi che maturano. Se, poi, nel corso degli anni si evidenzia semplicemente un decadimento delle prestazioni, cosa può fare il libero cittadino davanti ad un produttore che addossa la responsabilità di una minore produzione alle solite "variazioni" climatiche? Si mette a misurare i rendimenti di conversione dell'energia? O inizia ricerche statistiche per smentire le considerazioni "metereologiche" addotte?
Ma allora è tutta una bufala? No, però occorre capirne in prima persona. E non tutti i lettori di questo blog, a mio avviso, posseggono le idonee competenze perché l’investimento sia consapevole. Talvolta, infatti, vedo confusione tra kW e kWh. Il kW è un'unità di misura della potenza, il kWh dell'energia: si ottiene un kWh di energia facendo funzionare per un'ora alla massima potenza un impianto di un kW. Così come si percorrono 100 km viaggiando per un'ora fissi a 100 km/h. Non me ne voglia nessuno, ma quando leggo che si vogliono “realizzare impianti da 50-100 kWh” (e non da 50-100 kW, come è corretto che sia), è come se trovassi scritto che 2+2=5. E, credo, che in questo caso, consulenti tecnici e finanziari abbiano gioco facile a scaricare tutti i rischi sui poveri malcapitati di turno. O pensate che siano tanti quelli che proponevano obbligazioni “Parmalat” o bond “”argentini” solo dopo essersi accertati di avere di fronte persone perfettamente in grado di capire e valutare il rischio di un'insolvenza (tecnicamente di “default”)?
Perché i numeri possano tornare (ed in taluni particolari condizioni addirittura meglio del previsto) occorrono luoghi ben orientati a sud e senza ombreggiamenti di alcun tipo; la taglia dell’impianto deve essere opportunamente valutata anche in funzione delle caratteristiche specifiche del proprietario perché, rispetto alla cessione o allo scambio, autoconsumare in genere conviene di più; inoltre, è bene verificare sempre lo stato di efficienza dei pannelli, nonché pulire gli stessi periodicamente onde evitare che sporco o altri residui solidi possano ridurre la capacità di assorbimento della radiazione solare. Addirittura, ma qui le cose si complicano, abbinando idonee accumulatori è possibile ridurre gli impegni di potenza ed avere ulteriori benefici in termini di risparmio di parte della quota fissa. Ma la cosa non è immediata e la convenienza deve essere attentamente valutata caso per caso.

Claudio Laterza

..

Capita a volte di sbagliare nello scrivere.. e capita anche che se non correggi subito dopo non puoi più farlo.

Per chiarire le idee circa il fotovoltaico io consiglio un bel corso di installatori; tra l'altro, tanto materiale è tuttora reperibile su internet e credo sia responsabile informarsi al meglio.
Alessandro Caffarelli mette a disposizione un simulatore che, senza la pretesa di sostituirsi a uno studio più approfondito da effettuarsi in sito, chiarisce però molto bene tutte le variabili in campo;

Difficoltà da parte delle banche?

QUi nel blog leggo che già 3 banche accettano una proposta di questo tipo.. credo sappiano farsi i calcoli e credo anche che abbiano ricevuto garanzie sufficienti.

Dai un occhio QUI

Saluti

A me sembra di leggere che le banche abbiano accettato un piano di rimborso costituito da rate al 75% del contributo in conto energia. In assenza di altre indicazioni, devo ritenere che il periodo di rimborso sia fisso e che, se qualche rata salta perchè l'impianto non produce, la banca deve rinunciare alla quota di rimborso relativa ai mesi di (eventuale malaugurato) stop dell'impianto; per il resto devo intendere che non è prevista alcuna altra forma di risarcimento. Addirittura se l'impianto va ko, la banca perde tutto e basta! Nessun altra garanzia e tanto meno un'ipoteca sulla proprietà immobiliare. A queste condizioni, reputo che sia tutto ok. Addirittura sarebbe eccezionale! E' come se ognuno di noi facesse una società con la banca: uno mette lo spazio, l'altra i capitali. Io rischio solo di guadagnare, la banca corre il rischio di non riavere indietro tutto il capitale. Posso solo pensare che ha fatto due calcoli ed ha stimato che i guadagni in quota interesse remunerano sufficientemente il rischio. Sono scettico che le tre proposte deresponsabilizzano gli utenti, ma se è tutto scritto nero su bianco, c'è solo da buttarsi nell'affare.

Claudio Laterza

Ciao a tutti, sono nuovo del blog (primo post) e avrei una grande voglia di approfondire le conoscenze sul fotovoltaico in modo da applicarle sulla mia nuova abitazione.

Premetto che stò costruendo ancora e in questo periodo mi stanno montando le tegole.

Vorrei avere più informazioni e sopratutto più chiare di quelle che ho leggendo a destra e a sinistra, riguardo a come fare per accedere all'incentivo sul fotovoltaico.

La casa si trova in Sardegna, ho a disposizione 300 mq di solaio esposto benissimo a sud, vorrei installare un impianto fotovoltaico di almeno 3kw per poter accedere a conto energia e vorrei farlo avendo un finanziamento dalle banche visto che le possibilità di tirar fuori oggi 25.000€ non ci sono.

Quali sono i passi da seguire per poter accedere a conto energia e un finanziamento con la banca? A chi mi devo rivolgere per un buon calcolo dei pannelli occorrenti alle mie esigenze?

Quali documenti presentare e a chi?

Che vantaggi mi comporta aderire al Gruppo d'Acquisto?

Secondo voi avendo il fotovoltaico come riscaldamento devo pensare a pompe di calore o a qualcosa con acqua calda? Magari a gas o integrato con un pannello solare??

Sono molto indeciso sul riscaldamento dell'abitazione proprio perchè non sò quale sia in questo momento la soluzione migliore anche perchè devo pensare di predisporre gli impianti prima di intonacare l'abitazione.

Grazie a tutti per le risposte che mi darete!!