Energia

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Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Onorevole Silvio Berlusconi

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No al suicidio energetico nucleare!

La Libera Repubblica di Alcatraz decide di iniziare l’attività diplomatica aprendo i contatti con il Presidente del Consiglio italiano a proposito di una questione che ci sta molto a cuore: quella delle centrali nucleari. La lettera ufficiale firmata dal Capo del Governo Provvisorio della Libera Repubblica di Alcatraz è qui sotto.  In più sul sito www.repubblicadialcatraz.it trovi le iniziative della Repubblica e i dibattiti riguardo la formazione del governo.

 

Presidente,
mi rivolgo a lei quale rappresentate del popolo italiano per farle presente le mie preoccupazioni sulla ventilata costruzione di un numero ancora imprecisato di centrali nucleari sul territorio italiano. La informo, gentile Presidente, che a tal proposito restano aperte alcune questioni che riguardano la sicurezza del nucleare mentre dal punto di vista economico non c’è nessuna convenienza ma sarebbe anzi uno spreco spaventoso di denaro.
1)Nessuno potrebbe considerare economicamente conveniente il nucleare se si dovessero conteggiare i costi per lo stoccaggio delle scorie radioattive per decine e centinaia di migliaia di anni.
2)Nessuno potrebbe considerare economicamente vantaggioso il nucleare se si dovessero considerare i rischi di una tecnologia che ha provocato fin’ora decine di incidenti gravissimi dalla Russia agli Stati Uniti.
3)Una centrale nucleare rappresenta un ghiotto bersaglio per il terrorismo internazionale. Al costo della distruzione di un grattacielo si possono sterminare gli abitanti di un’intera regione. Ha riflettuto su cosa sarebbe successo se, l’11 settembre del 2001, invece di colpire le Torri Gemelle il Pentagono i terroristi avessero puntato il muso degli aerei dirottati su 3 centrali nucleari?
4)Il prezzo dell’uranio sta aumentando in modo esponenziale perché anche questa è una risorsa in via di esaurimento. Costruite centrali che poi avrete problemi a rifornire.
5)Si rende conto che il costo di una centrale nucleare (così come lo hanno ipotizzato i tecnici dell’Eni ai quali il suo governo ha dato incarico di realizzare uno studio preventivo di fattibilità) è oggi pari al prezzo che avrebbe costruire impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili? . Se consideriamo da questo punto di vista il confronto tra nucleare e fonti alternative è ancora più a favore di queste ultime. Infatti il costo di una centrale da 1.700-1800 MW si aggirerebbe (secondo Eni, Nda) tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro e dunque 1800 e 2000 euro a kW. Molti hanno contestato questi dati: “in Finlandia, con il cantiere dell'EPR ancora in corso, le cifre dei costi effettivi superano già i 5 miliardi di euro per la stessa tipologia di centrale proposta da Enel. Tra le valutazioni più ottimistiche quella fatta nel 2007 dal Keystone Center, secondo cui una nuova centrale negli Stati Uniti costerebbe tra i 3600 e i 4000 dollari per kW per una spesa complessiva di almeno 6 miliardi e mezzo di dollari per un reattore da 1800 MW. Più cauto è il mondo finanziario. Moody's Investors service ha valutato la necessita di 7000 dollari per kW di investimento iniziale. In Europa invece una delle ultime valutazioni è stata fatta dalla E.On, il colosso tedesco dell'energia, secondo cui bisogna prevedere un costo di almeno 6 miliardi di euro per un reattore da 1600 MW.” (http://www.unimondo.org/Guide/Economia/Consumo-critico/Legambiente-dossier-smaschera-i-costi-effettivi-del-nucleare). Ma anche tenendo per buoni questi dati sottostimati dell’Eni il nucleare risulterebbe meno conveniente dell’idrico marino, che produce energie dalle correnti, dalle maree e dalle onde, 24 ore su 24 in modo costante, ed è sul mercato ora allo stesso prezzo del nucleare che Eni ha preventivato cioè 1800-2000 euro a kilowatt di potenza installata. E quindi costa in effetti molto meno in quanto fra 11 anni si è già ripagato e tutto quel che produrrà sarà utile netto.
6)L’Eni stessa valuta che serviranno 11 anni per produrre il primo kilowatt dal nucleare italiano. Questo vuol dire due cose: per anni spenderete soldi senza averne vantaggio e inoltre non avrete nessun miglioramento delle capacità produttive nel breve e medio periodo. Ed è nel medio periodo che la crisi petrolifera si annuncia più drammatica.
7)Mentre probabilmente i costi del nucleare lieviteranno nei prossimi 11 anni i costi delle fonti rinnovabili stanno diminuendo notevolmente e diminuiranno ancora di più nei prossimi 11 anni.
Quindi noi cittadini della Libera Repubblica di Alcatraz ci chiediamo: perché voi italiani volete suicidarvi economicamente costruendo centrali nucleari?
Sperando che lei voglia prendere in considerazione queste nostre osservazioni la saluto.

Il Capo del Governo Provvisorio
Della Libera Repubblica di Alcatraz
Jacopo Fo