Dio e la Magia. Preti e imbroglioni. Non facciamo confusione. La vita è magica. Non ci sono cazzi!

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In Siamo senza Dio? Sicuri? Ma proprio sicuri? Sta nascendo una nuova forma di fede?si sta discutendo di Dio.
E Hulk dice: "La MAGIA, è vero, è una bella fantasia, ma è anche la manna per ogni sorta di imbroglioni. Scoccia rinunciare al mondo di possibilità e creatività che ci apre, ma sono millenni che ci fregano con dio e la magia, dovremmo aver imparato che è meglio restare con i piedi per terra, diffidare di tutto ciò che non si può verificare e lasciare la magia a Vanna Marchi & Co."

Caro Hulk sono daccordo con te. La storia della magia è servita per millenni a infinocchiare i babbioni. Dietro le storie sul divino si sono costruite fortune sibaritiche e orrende vessazioni psicologiche.

Ma anche sul petrolio si sono costruiti crimini orrendi.
E questa non è la prova che il petrolio non esista.

Ora caro Hulk ti vorrei chiedere di realizzare un piccolo esperimento. Prova a immaginare che non siano mai esistiti preti barbosi, chiese, crociate, papi e inquisizione.
Prova a guardare la questione senza la paranoia delle Wanna Marchi e dei santoni col Rolex.
Guarda semplicemente la tua vita.
Non ci vedi la magia scorrere a fiumi?
Per magia non intendo superpoteri esp ciupa ciupa paranormali e iniziazioni tantriche. Intendo solo e unicamente quel sale della vita, quella magia del semplice, dell'imprevisto, di un sorriso, di una coincidenza.
Se tu hai amato non puoi non esserti stupito della fragranza delle sensazioni d'amore. Della infinita perfezione della sensazione delle dita che si toccano seguendo un ritmo che risuona nelle ere.
Se tu ti sei commosso davanti a un'opera d'arte non puoi non aver percepito che la qualità che pervade l'emozione artistica ha dentro di sé una misura, un profumo, che trascende la banalità di un mondo fatto solo di meccanismi chimici.
E' Magia.
Magia pura.
Tutto è magia pura. Non esiste nient'altro.
Attenzione: il mio materialismo è totale.
Quando Hulk e Max mi rispondono non prendono in considerazione realmente il fatto che io NON credo a un Dio incarnato, a una entità pensante nel senso umano del termine.
E neppure a uno Spirito Santo.(vedi nota 1 a fine articolo)
Io non credo in Dio, non ho Fede, io semplicemente osservo che esiste una qualità negli eventi e nella materia che è assolutamente divina e magica.
E' un discorso che nega in blocco tutte le religioni e le ritualità. (Marx disse la religione è l'oppio dei popoli NON il senso del magico e del sacro sono l'oppio dei popoli).
Io non vedo in questo mondo solo il roteare degli atomi.
Io vedo in ogni mio giorno di vita che questa esperienza di essere qui mi apre alla possibilità di sperimentare meraviglie.
Vedo un mondo governato dalle emozioni e dalla bellezza. Un mondo che cresce e si diversifica seguendo incredibili vie e dando forma a creature e eventi fantastici.
Lo scandalo del calcio truffa lo trovo uno degli infiniti segni di una qualità magica e ironica del creato.
Gli italiani, sordi a qualunque crimine e corruzione, vengono puniti da un principio di giustizia che sprizza saggezza: tu che hai chiuso gli occhi rintanandoti in una vita asfittica e consolandoti con passioni minime nelle quali sfogavi il tuo bisogno "di qualche cosa di grande" sei stato punito nella tua intimità. Hai scoperto che a furia di chinare la testa ti hanno fregato pure la fede nella squadra del cuore. (Vedi nota 2)

Il mondo è nella merda perché la gente è passiva, non vive. Se il popolo fosse disposto a emozionarsi, ragionare, agire, potrebbe cambiare il mondo in una settimana. La fonte della passività umana è proprio l'assenza del senso del sacro.
Abbiamo bisogno di affermare un nuovo umanesimo razionalista che si fondi sullo stupore per la vita come fondamento di una visione che non può accettare che 10 milioni di vite ogni anno vengano recise dalla fame.
Questa società assassina e folle, inquinata e puzzolente, che mangia cibo spazzatura e scopa poco e male, questa società volgare, sessuofoba e pornografica drogata di shopping e di ansiolitici, alcolizzata e cocainomane non ha rimorsi, non inorridisce davanti all'enormità dell'orrore perchè è totalmente sprovvista del senso della sacralità del mondo.
Non ha rispetto.
Proprio perchè non vede nlla oltre ai corpi e ai sassi.
Ma non è stata capace di uccidere Dio lo ha solo trasformato in un regista di reality show.
La vita è ridotta a un cumulo di cause e effetti, acquisti e drammi senza né capo né coda. Non c'è un disegno divino, una missione individuale, un dovere sociale, un'aspirazione superiore. Non c'è niente altro che denaro e vantaggi spiccioli.
E questo deserto filosofico e emotivo è il blocco che impedisce agli umani di esaltarsi per il solo fatto di esistere, emozionarsi per i tramonti, prendere la vita appieno, farla propria, viverla.
E' questa mancanza di SENSO DELLA VITA a far sì che la gente non abbia dignità, non si ribelli, non sia solidale, innamorata, artistica.
Una razza di suicidati spirituali che non hanno il coraggio di pensare a quando la loro vita finirà (di certe cose non si parla mai, è maleducazione come grattarsi e sbadigliare).
Una società di pazzi che fingono di essere immortali guardando ogni giorno l'agonia di 100 morti ammazzati in tv.
Allora io lancio il mio sasso.
Il concetto dell'esistenza di Dio spogliato da religione, peccato e gerarchia.
E mentre ne parlo mi rendo conto che è vero.
Che per anni mi sono negato la possibilità di usare certe parole perché erano state rapite e violate dai preti e dagli inquisitori.
E mi accorgo che per la mia mente QUESTO NUOVO concetto di Dio è un balsamo perché mi permette di dare un nome, un posto nel mio vocabolario a quanto le religioni hanno negato da secoli: l'esistenza di una qualità libera e gioiosa dentro le cose.
E dico Dio ridendo, perché è assurdo parlare di Dio.
E dico Dio ridendo perché solo nel ridere incontrollato è possibile entrare in comunicazione con il vuoto mentale che è Dio dentro di noi (solo la mente che muore dal ridere comprende la grandezza del concetto di Dio. Se dici Dio con la faccia seria stai parlando di un'altra cosa).
Dico Dio Orgasmo, perché oltre che durante la risata anche durante l'orgasmo (lo dicevano le religioni matriarcali) entri in comunione con la Dea, quando perdi il controllo della mente razionale mentre il piacere, il languore e l'emozione dell'orgasmo ti travolgono.
Dico Dio Blasfemo, un Dio che si diverte oscenamente donando apparati sessuali pruriginosi ai censori. Un Dio che sghignazza guardando le loro anime.
Io affermo che voglio giocare al gioco che si chiama "Dio esiste e si diverte a mandare in culo i piani dei malvagi". E ogni giorno apro i giornali e mi diverto a cercare di scoprire dove il Grande Frattale Burlone si è divertito a creare danni primari ai bari di professione.
Mi piace guardare il mondo e vederci dentro la bellezza, scolpita in ogni atomo.
Certamente dovrò affrontare prove dure durante la mia vita. Ma se Dio vorrà potrò continuare a condividere la bellezza del mondo.
Questo è credere in Dio? Non lo so.
In realtà non mi interessa cosa sia.
E' qualche cosa che è nella mia mente e che vedo intorno a me.
E cito quel che ho scritto altrove:
Friedl Dikers-Brandeis era internata nel campo di sterminio di Therensiestadt e lì riuscì a convincere il direttore a lasciarle tenere dei corsi di pittura per i bambini prigionieri. Lei morì in quel lager. Ma era riuscita a infondere la passione per l'arte a quei bambini prima che venissero uccisi. Alcuni suoi allievi sopravvissero e due bimbe divennero poi grandi pittrici.
Prima di morire lei scrisse:
"Oggi una sola cosa mi sembra importante: risvegliare il desiderio verso il lavoro creativo, renderlo un'abitudine e insegnare a superare le difficoltà, che sono nulla a paragone di questo obiettivo per il quale si lotta."

Io non posso non vedere nell'esperienza di questa donna l'esistenza di qualche cosa di misterioso e sublime e tremendamente positivo che permea la realtà in ogni suo possibile frammento. E dà la forza ai granelli di sabbia di resistere integri alla crudeltà del mondo.
Perché se non ci fosse questo Sacro in ogni atomo del tuo corpo non potresti spingere la tua anima oltre i limiti del dolore.
Io sono contrario al dolore. Lo odio. Il dolore distrugge. Ma osservo che persino il dolore ha almeno un aspetto positivo: nulla come la capacità umana di resistere al dolore e continuare a sperare e lottare dimostra, in modo egualmente chiaro, l'esistenza misteriosa di una divinità che permea tutto.
Chi ha sofferto sa che esiste un momento nel quale non hai più nulla, non sei più nulla. Non esisti più, il dolore ti ha ridotto a pura materia morta.
Eppure, anche allora, Dio solo sa come, ti trovi ancora ad avere la forza di essere.
E magari di pensare a qualche cosa di perfetto come il profumo dei fiori. O un dipinto.
Questo è Dio.
La Dea.
La Forza del mondo.
Non fa miracoli, non manda figli, né profeti, né Maestri, né Messia.
Non è interessata in nessun modo alle tue preferenze sessuali, politiche, religiose.
Esiste su un altro piano. E' il mistero buono del mondo.

Nota 1, sulla concezione materialistica del concetto di Magia Divina
In "La dimostrazione chimica dell'esistenza di Dio" ho tentato di dimostrare che la materia stessa è ordinata in modo da contenere in sé la premessa per la necessità chimica della "magia".
La struttura stessa delle particelle sub atomiche è basata su un semplice meccanismo che sottintende un'attrazione verso nuove combinazioni e privilegia i salti evolutivi.
Si tratta dell'idea antichissima dei saggi Taoisti che lessero nella realtà l'ordine di un sistema binario e scoprirono che la struttura stessa di questo sistema era intimamente buona perché "conteneva" le premesse di un'evoluzione verso livelli superiori di complessità.
Da qui il discorso di Marx, che era un grande conoscitore della cultura cinese e su questo paese scrisse parecchi articoli, che vede la positività spirituale del mondo come una qualità INSITA nei meccanismi storici.
E questa è la grande diversità tra il nostro modo di pensare e quello delle religioni storiche.
Dio non è un'entità staccata che crea un universo e lo governa.
Dio è la legge che presuppone la possibilità dell'universo di esistere.
Dio è la qualità geometrica nascosta nel frattale che permette, unendo migliaia di segmenti uguali, di ottenere un'immagine globale enormemente più complessa (evoluta) rispetto al frattale (mattone) iniziale.
La differenza tra un frattale e un comune mattone e che con il mattone puoi costruire un mattone composto da centinaia di mattoni (un parallelepipedo) oppure le forme più strane, indifferentemente.
Con un frattale invece, grazie unicamente alla sua forma particolare, non potrai MAi costruire un frattale più grande, composto da migliaia di pezzi che riproducono la forma del frattale originale. Il frattale combinandosi con altri frattali uguali da vita soltanto a disegni più complessi.
Il cavolfiore è un esempio di frattale. Ogni pezzettino è un cavolfiore in miniatura. E l'intero lo ritrovi in ogni parte.
Ma il cavolfiore nel suo complesso appartiene ad un'altra classe di complessità e diventa un'unica cosa con le radici e con i centri unificati di controllo delle funzioni vitali del vegetale. Il cavolfiore nel suo complesso è molto di più della somma dei suoi componenti.
Chi è completamente ateo vive in un mondo dove la somma dei singoli elementi è uguale alla grandezza dei numeri sommati.
Io vivo in un mondo dove l'intero è sempre superiore alla somma degli elementi che lo compongono.
Un mondo che tende a creare sinergie, salti quantici, evoluzioni, coincidenze, analogie, costanti nei rapporti di grandezza.
Un mondo fantastico dove è possibile soffrire ma annoiarsi è un crimine.

Nota 2, sul momento attuale e altri ragionamenti sulla crisi del Movimento e del perché parlare di Dio diventa essenziale.
Non posso dimostrare questo pensiero sulla fede.
Posso solo affermare che io sento e vedo questo.
Continuamente osservo che il creato impartisce lezioni agli umani, di secolo in secolo li pungola a crescere, a capire, a diventare sensibili e intelligenti. E questo percorso è talmente imprevedibile e strano che ogni volta la storia mi stupisce per quanto si fa beffa dell'intelligenza umana giocando a essere imprevedibile. E lo fa con tale costanza e genialità che è evidente l'esistenza di una legge cosmica che rende obbligatorio il cambiamento stupefacente. Una legge che impone che le particelle cambino improvvisamente le loro interrelazioni in modo tale che nessuno scienziato è in grado di prevedere altro che un cambiamento ci sarà e che ci stupirà.
Questo lo posso chiamare mistero cosmico, Dio, Dea, Legge della natura. Ma nessuna parola descrive correttamente questa forza creatrice.
Ma io ho bisogno di indicare a me stesso che esiste questo fattore x.
E ho bisogno di affermarlo ora perché le esperienze recenti mi hanno sempre più fatto riflettere sulla necessità di rifondare la nostra filosofia se vogliamo un Mondo Migliore.
La filosofia che abbiamo usato fin'ora è ormai morta. Partiti, attivismo politico, militanza, riunioni, cortei... Sono tutte parole che danno la nausea solo a sentirle.
Il Movimento è groggy. La voglia di lottare sotto le suole. La vittoria dell'Unione annuncia anni soporiferi per l'impegno civile, ora che il Bau Bau non c'è più si tornerà a dormire... Tanto ci pensa Prodi.
In questa situazione non ho voglia di restare a fare il Grillo Parlante (faremo anche questo comunque). Ho voglia di scagliarmi contro il Pensiero Debole Dominante.
Il vero Demonio di questi ultimi millenni.
Giusto 25 anni fa, sulle ceneri del Movimento degli anni '70 ci ritrovammo in uno sparuto gruppo a decidere di scappare in montagna e fondare abbazie di resistenza laica allo yuppismo. E fino all'esplosione di Tangentopoli restammo a lavorare a testa bassa, a cercare di capire i meccanismi del corpo e della mente che il potere sfruttava per incatenare le coscienze e le emozioni.
Tangentopoli ci disse che era iniziato un'altro ciclo di lotte e noi, con l'infantilismo che ci contraddistingue credemmo fosse il momento di dare l'assalto al cielo e partimmo con le fantasticherie sulla consociazione degli acquisti e le tecnologie ecologiche.
Ora la battaglia ecologica è strutturalmente vinta. L'idea del risparmio energetico sta lentamente affermandosi e il percorso è ormai in discesa.
E se i sogni di creare una tv indipendente tramite la consociazione dei contratti bancari, assicurativi e telefonici non è mai decollata le basi del discorso ormai ci sono.
Per un ulteriore salto è necessario rimettersi al lavoro per allargare il fronte e per affermare una nuova concezione delle strategie esistenziali.
Per questo riincominciamo dai fondamentali.
E la questione di Dio è proprio fondamentale.


Commenti

...per un ulteriore salto occorre che il singolo riscopra il sacro e la magia dentro di sè

grazie jacopuccio adorato per aver ripreso la rivoluzione pigra

spiritosa santa

POF!

Ho letto questo libro il 18 aprile 1998. Quel giorno ero giù giù di morale, e in questi casi, mi compro un libro. L'ho letto in una notte, non riuscivo a smettere, perchè ridevo continuamente. Da allora Jacopo è entrato nel mio cuore. Ha scritto il libro che più nella mia vita mi ha fatto stramortire dalle risate, e tolto la depressione che mi attanagliava. Sono sul suo blog, perchè ancora e sempre gli vorrò un sacco di bene.
..."bisogna trovare un linguaggio che non sia stato ancora consumato, che abbia una carica, una potenzialità emotiva. D'altra parte, se Dio, nella sua immenza saggezza, ha fatto persino gli elefanti, che più che fare la cacca hanno delle frane anali, vuol dire che anche gli escrementi hanno un loro scopo nel piano divino. Uno scopo grande. Tanto che all'inizio Dio creò i dinosauri che facevano degli stronzi della misura delle colonne del Partenone. Poi s'è reso conto che aveva esagerato. E non ha creato Dio anche gli uccelli? Che volano leggiadri nel cielo all'unico scopo di rendere possibile il cagare su posti altrimenti irraggiungibili (la tua testa, ad esempio)"
Porta fortuna...
..."Molti pensano che una persona illuminata non senta più il dolore, la tristezza, la malinconia. Ma una persona che non vivesse tutto questo non sarebbe illuminata, sarebbe morta."
La vita è magicamente illuminata, se accendi la tua candela. ciao ciao

La riflessione sulla spiritualità dell'esistenza è d'obbligo. Cosa ci muove, chi siamo, dove andremo e quali sono i valori che vogliamo portare avanti????

Che l'universo abbia uno spirito dinamico in evoluzione pare una certezza scientificamente provata, ora si studia a livello energetico subatomico e la teoria quantistica apre uno scenario interessante sull'impossibilità dell'uomo di poter capire il "creato" per evidenti limiti fisici.

Possiamo rassegnarci a non capire tutto oppure possiamo andare per gradi. Se si vuole parlare di FEDE (ovvero della spiegazione del mistero della vita) penso che sia opportuno abbandonare il concetto di Dio (come entità superiore senziente) perché è FUORVIANTE e DERESPONSABILIZZANTE per l'umanità.

Fuorviante poiché in tutte le religioni alcuni uomini strumentalizzano il proprio potere per attribuire alle proprie parole un valore di molto superiore (il volere di Dio - che ovviamente ho interrogato di persona ma non mi risponde ;P ...).

Deresponsabilizzante poiché giustificata dal disegno di Dio. Esistono folli che uccidono pensando di meritare il paradiso perché è il volere di Dio.... sembra paradossale ma molte degli uomini più nefasti della storia dell'umanità sono state persone molto religiose.

Personalmente ritengo che sia più opportuno concentrare l'attenzione su se stessi come espressione di Dio (inteso come la creazione, la dea, la magia... ecc..) e attribuirsi la responsabilità delle proprie azioni durante la propria esistenza.

Ad oggi penso che l'unico modo per uscire dal circolo vizioso in cui siamo disperatamente caduti (sostituendo al dio tradizionale il nuovo dio-denaro) sia creare una nuova spiritualità o FEDE.
Questa FEDE deve portare alla capacità di autodeterminazione dell'uomo nelle scelte e negli obiettivi che si pone. Per forza diventa una questione di VALORI.

Ecologia, legalità, spiritualità (intesa come senso dello humor) sono valori che non mi sono stati insegnati. Ho imparato da piccolo invece VALORI che oggi vorrei cancellare: l'individualismo, la furbizia, l'essere giudicato per ciò che materialmente possiedo....

Penso che Jacopo abbia (nella mia interpretazione) ragione. Secondo me... il comunismo ha combattuto una battaglia inutile contro la religione. Nel corso del '900 lo scontro è stato tra Cristiani e Comunisti. In questa battaglia hanno perso entrambi. Ha vinto il POTERE capitalista. Una netta minoranza di persone ha furbescamente esasperato lo scontro tra i due sistemi di valori (tra l'altro molto simili) per poi sconfiggerli entrambi ... (i valori cristiani sono sempre meno sentiti nelle nuove generazioni)

La sintesi del discorso è questa: a prescindere da chi ha creato il mondo che cosa ne vogliamo fare? Cosa vogliamo fare della nostra esistenza?? Vogliamo metterci tutti quanti a creare benessere (ovvero stare bene, ridere, fare sesso e guardarci negli occhi sognanti) oppure continuiamo ad ammonticchiare oggetti uno sull'altro per passarci il tempo?

Metto un mattoncino: Per cambiare il mondo i bambini devono avere la possibilità di continuare a sognare.

Baci
M.

.

continuo ad avere la sensazione che più se ne parla, meno si percepisce...

Mi chiedevo se

al di là di ciò che è stato fatto, ed è stato detto, nei secoli dei secoli

se percepissimo il mondo come un " adesso"

pagina bianca da cui cominciare

ri_cominciare da zero...

.

Enorme possibilità di Creazione

.

Non mi lego a nulla

Pagina bianca

Nessun modello pensiero cui fare da riferimento

Creo un Mondo Nuovo

.

Lo stò facendo

.

Magia di un Mondo D'Amore

Magia - Mondo- Dio_Dea

.

oggi ho trovato un' immagine bellissima, che purtroppo non so mettervi, su cui ho scritto queste righe :

.

... Creazione ...

... cosa

più dolce è

al mondo

dell'alzare le braccia

e il cuore

al cielo

e

lasciarsi carezzare

dalla Bellezza del Creato...

...

.

Da dove veniamo? Chi siamo? Una risata ci risveglierà?
E Dio che c'entra in tutto ciò?
Penso sia fondamentale pensarci...

Da Edouard Schuré "I grandi iniziati"

"..."Per l'anima che viene dal cielo, la nascita è una morte" aveva detto Empedocle cinquecento anni prima di Cristo. Per sublime che sia uno spirito, una volta ingoiato dalla carne esso perde temporaneamente il ricordo del suo passato; una volta preso negli ingranaggi della vita corporea, l'evoluzione della sua coscienza terrena deve obbedire alle leggi del mondo in cui s'incarna. cade in balia della forza delgi elementi. Più eccelsa fu la sua origine, maggiore sarà lo sforzo per riacquistare la sua forza sopita, la sua unità divina, per prendere coscienza della sua missione..."

Ciao ciao

Marynella

Da qualche anno a questa parte, provo uno strano imbarazzo ed un certo senso di solitudine quando si parla di questo argomento. La cosa strana e' che fino a quando non ho avuto alcuna prova ed esperienza legata alla reale esistenza di Dio, ne potevo parlare per ore, ascoltare le opinioni altri, ascoltare le mie voci di dentro, convinta che Dio fosse un argomento su cui poter "razionalizzare", cioe' che fosse qualcosa o qualcuno a cui arrivare per ragionamento, attraverso la via della conoscenza.
O che fosse qualcuno da demolire screditando le incongruenze sulla Bibbia.
Quanto mi sbagliavo.
Ho sempre pensato di essere una persona spirituale.
Non ho mai amato le chiese, i preti e gli esempi scellerati di una religione manipolata e teorica che poco offriva a quel senso intimo di "non solitudine" che mi accompagnava in sordina.
E' energia, mi dicevo.
Noi siamo energia, veniamo da un'unica fonte e ad essa torneremo.
Questo e' plausibile, credibile, in fondo quasi rassicurante.
Poi, e' accaduto.
Dio mi ha trovata, mi ha parlato e si e' mostrato a me.
So che sa molto di schizofrenico tutto questo, ma da allora io non ho scelta, devo rischiare la mia testimonianza qualunque cosa gli altri possano pensare di me :-)
Sono un microsputo di donna, in un mega universo, perduta in un pianeta sputo, stracolmo di gente urlante, e una notte e' accaduta una cosa che la mia mente ha impiegato mesi ad accettare.
Sono stata chiamata.
Ho udito la voce di Dio, un sussurro che "da fuori" e' calato dentro di me invadendomi di luce e pace.
Una sola parola: Si.
Ho ancora i brividi, quando ci penso.
Sono trascorsi tre anni da allora ed ho avuto tempo e modo di riflettere, ragionare, percepire, studiare, analizzare tutto mille e mille volte.
Tutto inutile.
La verita' fisica di questa esperienza mi ha angosciata per mesi, perche' e' assolutamente inaccettabile da parte del nostro "cervello razionale" che esista davvero una mega entita' che ci ha creati e che ci ha lasciati vivere quissu' per farci scegliere se essere creature "del" mondo o creature di Dio "nel" mondo.
Impossibile.
Eppure, oggi io sono certa che quella esperienza sia frutto della realta'.
Una certezza che e' solo mia e che non e' dato a me trasmettere ad altri, se non con la mia testimonianza suicida.
All'improvviso le parole dell'evangelo hanno cominciato a raggiungere la mia intelligenza emozionale raccontandomi verita' "vere" comprensibili, semplici, quasi assurdamente chiare. All'improvviso come un codice che si decripta magicamente sotto i miei occhi tutto ha avuto "senso".
Inutile dire che la mia vita e' cambiata.
Sono in pace profonda.
Provo un grande senso di gratitudine e desiderio di condivisione.
Offrire agli altri la verita' contenuta in cio' che mi e' stato donato e' l'unico senso che ha la mia vita oggi.
Sono una donna di 36 anni, separata, ho un figlio di 16 e un passato doloroso e turbolento col quale ho fatto pace da quando ho ricevuto questo dono.
E' stato un percorso di pacificazione doloroso, fatto di lacrime che hanno purgato ogni veleno, ma che mi hanno resa finalmente libera di accettare la vita per quello che e'.
Con gioia.
Sento l'amore di Dio, come se ci fosse un uomo innamorato, come se fossi una sposa.
Mi sento talvolta sola quando le mie parole fanno alzare le sopracciglia di coloro che dubitano ma non posso farci nulla.
Noi siamo qui per scegliere.
Se essere persone del mondo, appartenere a noi stessi, essere artefici della nostra esistenza qui, non riconoscere in alcun altro la ragione della nostra vita, essere padroni di noi e del mondo.
Se e' questo cio' che scegliamo, vivremo secondo le leggi del mondo, e moriremo perche' al mondo apparteniamo.
Oppure possiamo riconoscere una verita' che ci e' stato dato di poter anche rinnegare (questa e' la nostra liberta'), possiamo accettare di essere nati "vasi" e non "vasai". Che questa differenza e' la natura e il senso stesso della nostra esistenza, che siamo vivi non per merito nostro ma perche' qualcuno ci ha creati ed ha voluto cosi', che ad esso apparteniamo, che non siamo produttori della nostra vita perche'nessuno puo' autocrearsi, che siamo di passaggio in questo mondo, che siamo "servi" e nati tali, che nessun servo sara' piu' grande del suo padrone, che la conoscenza e' la via attraverso la quale abbiamo messo noi stessi al "centro" di noi stessi e del mondo, decentrando il nostro creatore, convincendoci di poterlo eguagliare. La conoscenza non ci salva.
Nessuno salva nessuno.
E' la scoperta dell'umilta'.
Il nostro Ego che arretra dolorosamente.
La conoscenza e' una linea di orizzonte e per quante cose sappiamo ce ne saranno mille altre ancora da sapere. L'unico che puo' salvarci e' Dio, che attraverso Cristo ci dice che "amici" e non "servi" e' il nome che sceglie per noi. Che Cristo e' l'unica via attraverso la quale si arriva alla casa di Colui che e'.
Che Egli da Dio e' venuto, e che solo attraverso la sua testimonianza si puo' giungere alla verita' sul nostro creatore.
(Un po' come se solo chi e' inquilino di una casa puo' rendere testimonianza di come e' fatta quella casa, e che questo non e' compito di chi in quella dimora non ci e' mai stato).
Molte cose della Bibbia io non so spiegare, trovo sia stata pesantemente manomessa dall'intervento dell'uomo, ma nel vangelo c'e' la verita' per coloro che vorranno ascoltarla.
Insomma sara' poco "in" dire che Dio c'e', ma meglio essere sincera e demode' che essere trendy a tutti i costi ;-)
A volte coloro che si allontanano dalla fede a causa di una cattiva chiesa, sono paradossalmente persone che si allontanano da Dio "per amore di Dio".
Perche' sentono il controsenso, lo stridere tra cio' che si percepisce vero e cio' che con azioni perverse altri contraddicono.
L'amore di Dio non e' potere in questo mondo, non e' ricchezza, non e' miglioramento di vita su questa terra, e' la risposta ad una domanda, in attesa del luogo che Cristo preparera' per noi col Padre.
Prego per coloro che questo dono non vogliono aprirlo.
Dio e' in cerca di tutti.
Non siamo noi a trovarlo, ma e' il contrario, non siamo soli e non ci abbandonera' mai, ma e' data a noi la scelta di ascoltarlo oppure no.
Aprire il pacco, oppure no.
Avere da vivere e da perdere la vita qui, oppure sapere che c'e' altro.
La mia mente ha vacillato, non era possibile credere che fosse tutto vero.
Ho creduto di impazzire, eppure oggi so, che lo e'.
La verita', cos'e' la verita'?
Spesso nel vangelo viene fatta questa domanda.
Noi siamo figli del "relativismo" e sappiamo che ogni verita' e' relativa rispetto al punto dalla quale la si osserva.
Gesu' nel vangelo non esita e dice "in verita', in verita' vi dico".
La verita' e' per coloro che sanno ascoltarla, e raggiunge sempre i cuori di costoro, anche se non hanno saputo riconoscerla subito.
Questo io ho imparato.
La verita' relativa su questa terra, non piu' relativa per coloro che sanno di essere nel mondo e non del mondo.
La fede quindi non e' per me "credere senza sapere se Egli c'e' davvero".
Direi piuttosto che la fede e' quella scelta quotidiana che posso fare sapendo di aver fatto un salto tra le braccia di Dio, aver saputo, e smetterla di farmi domande inutili alle quali solo Lui un giorno dara' risposta. Accetto di essere vaso, creata da un vasaio, accetto di essere viva in questo mondo, di vivere la vita cosi' com'e', sapendo che non e' qui, non e' questo il luogo, ho fede e speranza che non mi abbandonera' e non mi tradira'.
Accetto la mia condizione, accetto cche sia la sua volonta' e non la mia, accetto il suo amore incondizionato, ho fede nella sua promessa.
Non c'e' altro.
Chiedo scusa se ho scritto cosi' tanto, spero di non essere risultata noiosa o peggio una misticoinvasata, ma si parla cosi' tanto di Dio sostenendo che NON c'e', che e' frutto del nostro bisogno e della manipolazione della chiesa e del potere, che non me ne vorrete (e se si potete sempre leggere altro!)se vi avro' offerto la mia testimonianza cosi' com'e'.

Marina Pierini

Marynella

Scusate una piccola precisazione...

a proposito del relativismo...vivere questa vita cosi' com'e' non significa pero' accettare i soprusi, le violenze e le ingiustizie.
Dio non mi allontana dalla sofferenza altrui, ma mi rende responsabile di portare speranza e pace.
Non vorrei che "passasse" il senso di una fee che equivale a scrollare le spalle e aspettare che resurrezione sopraggiunga, tanto siamo salvi! :-)

Purtroppo non so proprio come aiutarti, mi ha messo una grande tristezza leggere questo tuo messaggio, mi ha fatto capire quanto cammino ancora deve fare l'umanità per diventare adulta.
Un abbraccio, spero tu possa uscire dal tunnel dove sei caduta.

Max.

Io penso che solo il dubbio mi permette di elevarmi. Chi ha certezze è un essere morto, e comunque, nn credo che di Dio se ne possano avere. Dubeo ergo sum. Mi appaiono stupide le persone che non dubitano,ma mi pare che in questo blog di certezze ce ne siano un po' troppe.

Rispondo a te per rispondere anche agli altri
La vastità del tutto tutto include. Il tuo sentire e le tue certezze, i dubbi miei e di altri, i mille nomi diversi che le mille diverse culture danno a sensazioni ed esperienze simili.
Ognuno poi filtra le esperienze attravero la propria cultura e tramite quella da i nomi alle sensazini e alle cose.
Tu chiami la tua esprtienza "chiamata" e leggi in essa il Cristo e il Dio tipici della nostra cultura, altri esperienze come la tua le chiamano "illuminazione" e trovano altri nomi con cui definire il senso del sacro.
Non esiste "LA VERITA'" ma " LE VERITA'"
Il sentire però penso che sia spesso comune e per questo forse che paradossalmente mi ritrovo almeno in parte in tutti i commenti nelle professioni di fede e nelle negazioni di dio.
Importante è non smetere mai di cercare anche quando si pensa di aver trovato non esiste una meta ma una strada.

Sono 2007 anni che risuonano nella memoria genetica dell'uomo queste cose che tu hai percepito una notte. Mel Gibson ci ha fatto un film, pare su ispirazione delle visioni di una certa faustina kovalska.Io credo che, una volta stabilita una pace interiore con la solitudine, una volta raggiunto un equilibrio decente,la solitudine porti queste visioni,in maniera del tutto naturale.Oddio, a dire la verità,forse ci sono dei criminali che con mezzi tecnologici le sparano in etere a me sembra normale;vedere gli altri come "amici" e non come servi è qualcosa che il bambino fa spontaneamente.Solo uno che non sente più nulla (e siamo parecchi) rischia di accedere a questo territorio di nessuno fatto di croci e chiodi e di sproloquiarsi dichiarando di aver conosciuto Dio. Ma che figli può fare una persona così ?